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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Garbatella / Via Garibaldi

Emergenza case: sindacati in protesta davanti la sede della Regione

Continua la protesta di sindacati e cittadini per la "questione case". Savignano, Sicet-Cisl "Chiediamo più case popolari e che i canoni d'affitto vengano fissati in base al reddito"

Ritornano a farsi sentire i sindacati unitari sul "problema casa" che affligge la città di Roma. Oggi, 1 marzo 2011, SUNIA, SICET-CISL, UNIAT-UIL e FEDER.CASA si sono dati appuntamento davanti alla sede della Regione Lazio per far sì che la questione case non venga dimenticata. A sostegno dei sindacati anche un gruppo di cittadini che, nonostante la pioggia battente, non ha desistito all'idea di lottare per i propri diritti. Muniti di striscioni, bandiere e fischietti per attirare l'attenzione della Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, hanno manifestato tutto il loro dissenso.

"Siamo qui per focalizzare l'attenzione su un problema evidente che si trascura da anni" ha dichiarato Gianluigi Pascoletti, Segretario Generale Feder.Casa di Roma e Lazio. "Il Comune di Roma non fa niente in tal senso e con l'insediamento della nuova giunta alla Regione ci sono ancora più carenze. E' passato quasi un anno dall'arrivo della Polverini non siamo più disposti ad aspettare" ha concluso Pascoletti.

Le accuse alla nuova giunta regionale vengono rincarate da Piero Ranieri, segretario di Sunia Roma: "Da quando si è insediata la Polverini non abbiamo ricevuto nessuna risposta alla nostra richiesta di convocazioni". "E come se non bastasse - ha continuato Ranieri - invece la Presidente è pronta ad accogliere ed ascoltare Associazioni come Action che manifestano occupando le case". "La Regione si oppone agli sfratti messi in atto dai privati ma poi non esita a compierli" è l'ultimo grido do dissenso di Pascoletti.

Nei giorni in cui è esplosa la questione "affittopoli" emerge con ancora più chiarezza il problema della disparità fra ceti sociali. "Chiediamo che venga rivisto tutto il sistema delle assegnazioni degli alloggi e vengano finalmente tutelati la fasce deboli" ha affermato il segretario regionale della Cgil, Eugenio Stanziale. "Siamo indignati rispetto a quello che sta emergendo sull'assegnazione delle case a Roma e nel Lazio - ha proseguito Stanziale - da parte di istituti che dovrebbero svolgere soprattutto sostegno alle famiglie disagiate".
"Quando veniamo a sapere che persone senza alcun problema economico vivono in alloggi pubblici - gli fa eco il responsabile del Sicet-Cisl di Roma e Lazio, Maurizio Savignano - non possiamo che pensare che il patrimonio pubblico non viene gestito in maniera limpida e trasparente. Ci sono migliaia di famiglie che non possono accedere a questo patrimonio, perché vengono bypassate sistematicamente sia dalle occupazioni abusive sia da quelle 'pilotate'".

In tema di richieste alle istituzioni i sindacati hanno le idee chiare affinché vengano tutelati i cittadini con reddito medio-basso. "Il contributo per gli affitti è stato ridotto a 38 milioni di euro per tutta Italia e l'ultimo contributo versato per la sola città di Roma ammontava a 25 milioni. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza" ha dichiarato Piero Ranieri. " Oltre 13.000 famiglie non hanno ricevuto il contributo e non potendo affrontare le spese sono soggette a sfratto" ha concluso il segretario di Sunia Roma.

In attesa di un incontro con la Presidente della Regione Lazio i sindacati, rappresentanti dei cittadini, si uniscono e a gran voce avanzano le loro richieste: "Innanzitutto chiediamo che venga istituito un fondo per morosità incolpevole, ma anche che ci siano più case popolari" ha dichiarato Savignano di Sicet-Cisl. " E poi il nostro augurio è che vengano fissati i canoni d'affitto in base al reddito" ha concluso.

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