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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Case degli enti: ecco il nuovo emendamento al Senato

Gli enti previdenziali pubblici potranno vendere agli stessi prezzi stabiliti dalla legge 410 del 2001. Unione Inquilini: "Ottimo risultato". Diversa la situazione per gli enti privatizzati

Buono per gli enti pubblici, un pò meno per quelli privatizzati, il subemendamento approvato questa notte in Senato, nell'ambito del decreto legge "Crescita",  in merito alle vendite di immobili degli enti previdenziali. Ricordiamo che la situazione dismissione del patrimonio immobiliare delle casse di previdenza nella capitale è 'calda' da mesi e che sindacati e inquilini si battono da tempo per la definizione di canoni di vendita e locazione.

Con l'emendamento citato si stabilisce che gli enti pensionistici pubblici continueranno a vendere con le modalità e i criteri già vigenti nel 2001 (legge 410), richiesta portata avanti a più riprese dai sindacati. "E' uno straordinario risultato - commenta Massimo Pasquini di Unione Inquilini Roma - avevamo remato esattamente in questa direzione. Purtroppo non possiamo dire altrettanto per quanto riguarda gli enti privatizzati".

Per questi infatti la seconda parte dell'emendamento prevede, come si legge nel testo,  "modalità di vendita e di locazione in modo da consentire, in presenza dei necessari requisiti, riduzioni del prezzo di vendita finale e canone di affitto sostenibili a favore delle famiglie,delle persone anziane e singole a basso reddito o con comprovata difficoltà finanziaria". A spaventare, è presto detto, sono quei "requisiti necessari".

"E' chiaro che la compravendita sarà agevolata solo per determinate categoria - ci spiega Pasquini - parteciperemo agli incontri presso il Ministero dell'economia appena saremo convocati per capire meglio i dettagli". Stesso allarme sullo stesso passaggio dell'emendamento arriva da Enasarco.

"La Fondazione ha già avviato da tempo un processo - già approvato dai Ministeri vigilanti - di dismissioni del proprio patrimonio immobiliare, frutto di un accordo con tutte le Organizzazioni Sindacali degli inquilini - scrivono da Enasarco - che, alla luce di una crisi che attanaglia ogni settore, è stato rivisto più volte, introducendo ulteriori facilitazioni agli inquilini sia nel caso di acquisto sia nel caso di impossibilità a comprare.

Il processo ad oggi ha dato ottimi risultati con alte percentuali di adesione ed è ormai in dirittura di arrivo, tanto che nei primi mesi del prossimo anno si concluderà l’invio delle lettere di prelazione all’acquisto negli immobili.

Come si può immaginare, tale novazione normativa avrebbe conseguenze disastrose sull’equilibrio e sostenibilità della Cassa e penalizzerebbe ingiustamente il presente e il futuro dei pensionati e dei lavoratori iscritti. Uguali e altrettanto dannose sarebbero le conseguenze sull’intero progetto, che si potrebbero riverberare anche sulle dismissioni già effettuate e su quelle in via di perfezionamento".

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