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Cronaca Centro Storico / Via Nazionale

Elemosina sotto l'acqua con un un neonato in braccio: bimbo affidato ai servizi sociali

E' accaduto in via Nazionale. La giovane, una 29enne di origini romene, è rimasta per terra nonostante le intemperie per più di un'ora. Fermata dagli agenti della Questura

È rimasta più di un’ora sotto l’acqua una donna seduta a terra in via Nazionale per fare l’elemosina ai passanti. Peccato che in braccio aveva un bambino di pochi mesi. Osservata a lungo dagli agenti della Questura è stata fermata e accompagnata presso gli uffici per gli accertamenti sulla sua identità mentre il bambino è stato portato in una casa famiglia.

La ragazza, R.A., 29enne di origini romene, ha dichiarato agli agenti che il neonato di appena otto mesi è suo figlio e di essere in Italia da circa due mesi. Secondo quanto raccontato, la giovane abita in un campo nomadi sulla via Tiburtina. Gli agenti però hanno scoperto che quanto raccontato dalla giovane non corrispondeva a pieno alla verità: la donna, già conosciuta dai servizi sociali territoriali, infatti risulta censita nel 2012 presso un campo nomadi abusivo situato a Tivoli. Dall’esame degli atti acquisiti nel corso delle indagini, il campo è collocato in un’area interessata da numerose discariche con rifiuti di varia natura tra cui pneumatici, materiali di risulta, amianto e rifiuti organici.

A peggiorare la sua situazione anche il ritrovamento di uno sciroppo che provoca sonnolenza. L’ipotesi è che la madre lo abbia utilizzato strumentalmente per la sua attività di accattonaggio.

Il pericolo che la giovane reiterasse il reato, il rifiuto di fornire l’esatto domicilio e la possibilità che il farmaco fosse stato utilizzato strumentalmente hanno portato i poliziotti ad applicare un provvedimento per la tutela del  minore. Il bambino, con l’ausilio dei servizi sociali del V Dipartimento del Comune di Roma, è stato collocato presso una Casa Famiglia. La donna invece, alla quale è stato comunicato il provvedimento d’urgenza a tutela del neonato,  è stata denunciata all’autorità giudiziaria per il reato di impiego di minore per l’accattonaggio.

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