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Cronaca Malagrotta

Dossier Malagrotta, i Verdi diffondono lettera del Ministro dell'Ambiente

Lettera diffusa nel corso di un presidio davanti alla Regione. La lettera risale al 7 luglio scorso, il ministero sollecita progetti di bonifica delle aree. Il dossier Ispra sarà disponibile su internet

 

"E' urgente provvedere ad un'analisi sistematica dell'impatto ambientale dell'intero comparto impiantistico-industriale presente lungo il Rio Galeria. Tutte le attività dovranno essere supervisionate dall'Arpa Lazio per gli aspetti tecnici e dalla Provincia di Roma per i profili amministrativi". Così si legge nella lettera inviata dal ministero dell'Ambiente lo scorso 7 luglio alla Regione Lazio in merito ad uno studio dell'Ispra sull'area di Malagrotta, diffusa stamattina dai Verdi nel corso di un presidio davanti alla Regione. Nella lettera si legge inoltre che "dovranno essere predisposti e realizzati i progetti di bonifica delle aree e ulteriori misure dovranno essere adottate per la mitigazione degli impatti sull'aria. A tal fine viene interessata la competente direzione generale del dicastero".

Nella lettera si legge che "nelle aree occupate dalla raffineria, dal deposito carburanti e dalla discarica risulta un quadro qualitativo delle acque sotterranee compromesso dalle diverse attività antropiche. Gli studi per la raffineria mostrano nell'aera una presenza diffusa di idrocarburi, in particolare composti organici aromatici, Mtbe e in misura minore alifatici cloruro e metalli come arsenico, nichel, ferro e manganese. Nelle aree interne alla raffineria - prosegue la lettera - le concentrazioni in acqua sono particolarmente elevate e gli studi attribuiscono tale contaminazione a perdite accertate di idrocarburi dagli impianti". Il documento parla inoltre di contaminazione della falda nell'area del deposito carburanti, dovute a "fuoriuscite di prodotto da serbatoi, oleodotti, reti fognarie" a causa di "eventi operativi di emergenza".

Secondo la lettera poi i contributi più significativi alla contaminazione della falda nell'area della discarica sono rappresentati da "un ampio spettro di contaminanti" in particolare metalli e metalloidi come arsenico, ferro, manganese e nichel, sostanze come il boro e idrocarburi aromatici come benzene". Nella lettera del ministero si dice inoltre che i dati dell'indagine Ispra "oltre a confermare i risultati dei monitoraggi dell'Arpa che rilevano una diffusa contaminazione di metalli e composti organici delle acque sotterranee sembrano delineare possibili effetti di miscelamento tra le acque sotterranee e il percolato di discarica. Il flusso di contaminanti attraverso il diaframma di contenimento della discarica - si legge ancora - potrebbe essere in talune aree significativo".

La direzione generale del ministero perciò sollecita "i soggetti privati affinché procedano all'indispensabile attivazione e o potenziamento di idonee misure in messa in sicurezza della falda e delle altre matrici contaminate, già richieste nel corso del 2009. I soggetti pubblici competenti dovranno invece procedere alle necessarie ulteriori indagini ambientali di dettaglio da estendere a tutta l'area di Malagrotta". Il presidente regionale dei Verdi, Nando Bonessio, ha spiegato che l'intero dossier Ispra sarà disponibile su internet. (Fonte Ansa)

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