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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Della Vittoria / Via Augusto Riboty, 28

Gli omicidi di Prati: senza nome le due cinesi morte. Il volto di chi ha ucciso nelle immagini delle telecamere

Serrate le indagini sui cellulari delle vittime. Oggi l'autopsia che dovrà dare certezza sull'arma usata, quasi certamente uno stiletto

Due fascicoli distinti che presto potrebbero diventare un'unica indagine. Sì, perché in procura la convinzione che giovedì ad agire a Prati, tra via Riboty e via Durazzo, sia stata un'unica mano è piuttosto diffusa. Le indagini proseguono serrate, provando ad incastrare tra loro gli elementi raccolti dalla scentifica e dai poliziotti della squadra mobile. A cominciare dai video delle telecamere della zona che avrebbero immortalato il volto di chi ha agito. 

Le due cinesi "fantasma"

Resta il mistero dell'identità delle due donne di nazionalità cinese uccise in via Riboty. Nessuno ne ha reclamato la morte, nessuno nel palazzo sembra conoscerle, neanche il portiere che ieri a inquirenti e giornalisti ha ripetuto più volte di non averle mai viste. Nessuno conosceva i loro veri nomi o la loro età. Sugli annunci on line identità fittizie. Dalle fattezze una dovrebbe avere tra i 20 e i 25 anni, l'altra tra i 40 e 45. Secondo quanto ricostruito dalla polizia la prima è stata quella accoltellata per prima. Ha provato a fuggire, ha urlato, attirando l'attenzione della più anziana che è stata colpita con un colpo secco. Nel frattempo la più giovane ha provato a fuggire, disperdendo sangue in casa prima e sul pianerottolo poi dove si è accasciata, per poi trovare la morte. I segni sono ancora evidenti nel palazzo. 

L'arma

A chiarire i dubbi in tal senso sarà l'autopsia in programma oggi al Gemelli. Dovrà stabilire l'orario preciso del decesso, le cause e dare una risposta definitiva sull'arma. Chi indaga appare certo che non si sia trattato di un coltello vero e proprio, ma di un cosiddetto stiletto, arma da taglio molto appuntita. L'arma non è stata ritrovata, né al momento si ha certezza sia la stessa che ha ucciso Marta Castano Torres in via Durazzo, poco prima. 

Le telecamere, gli annunci e il telefono

Una certezza emersa sin da subito è quella delle tracce che il killer (o i killer) possono aver lasciato: le chiamate alle donne, la zona disseminata di telecamere, gli annunci e le recensioni su internet. Proprio lungo questi assi si sta svolgendo una parte delle indagini. Si stanno analizzando le utenze telefoniche delle vittime che proprio attraverso i cellulari prendevano i loro appuntamenti. I loro numeri di telefono compaiono ancora su internet ed è convinzione di squadra mobile e procura che chi ha ucciso fosse cliente delle donne. 

Ci sono poi le telecamere. Tante quelle di Prati, e in pieno giorno è difficile sfuggirvi. Cristallizzare l'orario della morte e dei colpi sarà decisivo: in modo da avere con certezze il volto del colpevole. Volto che, secondo quanto si apprende, sarebbe già in mano a chi indaga anche se ulteriori approfondimenti sono in corso. Oggi Il Tempo ha scritto di un uomo portato in Questura. L'indiscrezione non trova conferme, né smentite da parte della polizia. 

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