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Cronaca

Stalking, ex moglie costretta a rifugiarsi in un centro antiviolenza

Finisce l'incubo di una donna di 35 anni, costretta a rifugiarsi in un centro antiviolenza per salvare i propri figli dalle angherie del marito, ancora attaccato agli spettri del loro rapporto

La vittima è una donna liberiana di 35 anni che, in seguito alla rottura del rapporto con il compagno, era diventata vittima di continue vessazioni. Lo stalker, un nordafricano di 39 anni, non aveva infatti mai accettato la fine della loro relazione e aveva iniziato  a tormentarla.

All’inizio c’erano state le telefonate minatorie, poi l’uomo era diventato via via più violento, tanto da arrivare a picchiare la donna, anche davanti ai loro figli. Con il passare del tempo il comportamento persecutorio e aggressivo era diventato però una consuetudine. Il nordafricano si presentava, tutti i giorni, presso il negozio di parrucchiere della ex  moglie per insultarla e minacciarla, sotto gli occhi dei clienti, costringendoli così ad allontanarsi.
 
La settimana scorsa la donna, stanca dei continui soprusi, si era rivolta ad un centro antiviolenza, per chiedere ospitalità per lei e i suoi bambini. Ma lo stalker, caparbio, era riuscito a rintracciare la donna, minacciandola che, se non avesse lasciato la struttura, gliela avrebbe fatta pagare. L’epilogo di questo incubo è arrivato ieri pomeriggio, quando l’uomo è tornato nel negozio e l’ha aggredita. A quel punto la donna è riuscita a chiamare il 113 e gli agenti delle Volanti e del Commissariato Porta Maggiore, giunti immediatamente sul posto, hanno bloccato ed arrestato l’uomo.
 
Accompagnato presso gli uffici del Commissariato Porta Maggiore il persecutore è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia oltre che per stalking. Al termine degli accertamenti, l’uomo è risultato anche privo di permesso di soggiorno.
 
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