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Cronaca

Niente raduno e niente marcia su Roma, ai no vax resta solo il Circo Massimo

Nell'adottare l'ordinanza di divieto il prefetto di Roma ha tenuto conto "dei gravi riflessi sull'ordine e la sicurezza pubblica"

Non solo il maxi raduno dei no vax ai pratoni del Vivaro, a Rocca di Papa. Il prefetto di Roma Matteo Piantedosi ha voluto stoppare qualsiasi manifestazione dei negazionisti del covid almeno fino al prossimo 14 febbraio, compresa la "marcia su Roma" annunciata da Nicola Franzoni, leader del 'Fronte di liberazione nazionale' e uomo di estrema destra che dal suo canale Telegram lancia quotidianamente messaggi contro le misure di prevenzione contro il virus, vaccini compresi, e il Governo. Un divieto che però non comprenderà il sit-in statico e già autorizzato per il pomeriggio del prossimo San Valentino al Circo Massimo, dove altri gruppi del variegato mondo dei no vax hanno ottenuto le autorizzazioni per protestare.

Lo stop alla "marcia su Roma"

Dopo il diniego dello scorso 4 febbraio del prefetto e del questore di Roma per "Campo Hobbit" dei no vax ai pratoni del Vivaro, con tanto di costituzione di un esercito civile che avrebbe dovuto "liberare l'Italia", gli organizzatori avevano rilanciato sui social la loro volontà ad organizzare comunque qualcosa. L'occasione sarebbe stata quella del 14 febbraio prossimo con quella che Franzoni, su cui grava un foglio di via obbligatorio dalla capitale fino a giugno 2022, aveva annunciato come una "marcia su Roma", una "resa dei conti".

Il prefetto Piantedosi così ieri ha firmato una ordinanza che vieta dal 9 al 14 febbraio, in tutto il territorio della città metropolitana di Roma capitale lo svolgimento di qualsiasi manifestazione, corteo e raduno non autorizzati e/o non preannunciati. Nell'adottare l'ordinanza di divieto il prefetto ha tenuto conto "dei gravi riflessi sull'ordine e la sicurezza pubblica oltreché sulla sicurezza della circolazione stradale che potrebbero derivare dall'iniziativa".

Protesta con "gravi pregiudizi sotto il profilo dell'ordine pubblico"

Inoltre, si sottolinea, la manifestazione, nonostante il divieto disposto dal questore, "potrebbe interessare oltre all'area individuata anche ulteriori zone, limitrofe e non, come peraltro dichiarato in un ulteriore video postato da Franzoni sul proprio profilo Telegram" nel quale afferma " di aver già individuato, in caso di divieto, un sito alternativo nel territorio della città metropolitana di Roma capitale, con gravi pregiudizi sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, anche in ragione della volontà manifestata di non comunicare il sito alternativo". 

Le alternative dei no vax

Piantedosi ha dunque notificato il provvedimento anche al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e ai sindaci dell'area metropolitana affinché "pongano in essere ogni consentita attività di vigilanza e segnalazione di violazioni". Per bloccare invece eventuali raduni no vax la situazione è monitorata dal Ministero dell'interno e da settimane, ormai, i carabinieri monitorano le chat dei no vax, per restare sempre allerta. I negazionisti del covid e gli antagonisti del Governo, però, non mollano e proprio su Telegram rilanciano: "La carovana per la libertà arriverà indecifrabile in ordine sparso. Noi andremo tutti a Roma, non possono impedire di arrivare a Roma, perché sennò è dittatura". 

Non è escluso che Franzoni e gli altri estremisti dell'anti vaccino, possano dunque arrivare in ordine sparso al sit-in statico, già autorizzato e quindi non vietato, organizzato da altri gruppo no vax a Roma. La questura di Roma ha confermato che quell'evento, del prossimo 14 febbraio, non rientra nel divieto del prefetto. Bisognerà ora capire chi parteciperà in quella piazza. La digos e le altre forze dell'ordine sono al lavoro, monitorando anche le diverse piattaforme social.

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