Ostia, abusi negli stabilimenti: tolti i sigilli a La Casetta
A sequestrare il cantiere erano stati i vigili urbani di Ostia lo scorso 28 novembre. Ad inizio dicembre anche allo stabilimento Shilling-Rotonda erano stati tolti i sigilli
Sono durati un mese i sigilli allo stabilimento balneare La Casetta di Ostia. Il lido, controllato e sanzionato il 25 novembre, è stato dissequestrato. A decidere il nuovo provvedimento il tribunale del Riesame di Roma.
Gli avvocati avevano presentato opposizione alla conferma del sequestro dello stabilimento deciso dal pubblico ministero Antonino Di Maio.
A sequestrare il cantiere erano stati i vigili urbani di Ostia dopo aver accertato, come emerge dalla motivazione del decreto di sequestro, che i lavori ormai eseguiti o prossimi alla conclusione non avevano rispettato i termini in base ai quali era stata concessa l'autorizzazione per i lavori.
I rilievi dei vigili urbani riguardarono diversi settori dello stabilimento. Secondo i vigili, nell'operazione di polizia amministrativa, erano state riscontrare "difformità" in alcuni manufatti più grandi rispetto a quanto dichiarato e "diversi utilizzi" di alcune strutture.
Nello specifico, all'interno dell'area in concessione, erano stati contestati "quattro manufatti in legno" messi in prossimità delle cabine lato mare e un "deposito" utilizzato del bagnino di salvataggio.
I vigili del X Gruppo Mare, inoltre, avevano rilevato anche "difformità" nella zona riguardante il ristorante e la palestra. Ma non solo. Rispetto ai progetti originali erano state trovate e denunciate "difformità" anche in nella zone delle cabine, delle docce e dei bagni comuni, nella boutique che vende anche giornali e tabacchi ma presenta docce interne, nello spogliatoio della zona tennis, nella sala riunioni e in alcuni muri che circondano la struttura dello stabilimento La Casetta.
Un mese dopo, circa, arriva il dissequestro. Il 3 dicembre i sigilli furuno tolti anche allo stabilimento Shilling-La Rotonda.