Discarica a Porta Medaglia: "E' una scelta impraticabile, pura follia"

Dopo il sequestro dell'area di Monti dell'Ortaccio confermato ieri dal Tar, l'ipotesi di vedere la nuova discarica post Malagrotta sulla Laurentina è sempre più concreta. E come da copione arrivano le reazioni contrarie di cittadini e politici. 

I primi a fare sentire la propria voce sono Andrea De Priamo, presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale e Maurizio Cuoci, vice presidente e assessore all'Almbiente in Municipio XII. "Se le indiscrezioni sull’ipotesi di destinare il sito di via Canestrini, a ridosso di Porta Medaglia nel XII Municipio per la discarica dei rifiuti indifferenziati di Roma dovessero essere confermate - attaccano i due di Fratelli d'Italia - ci troveremmo di fronte ad una scelta assolutamente impraticabile. Infatti non sussistono le caratteristiche minime di compatibilità per un impianto di così grande portata".

Numerosi i problemi presenti nell'area in oggetto. "E’ bene ricordare - affermano a tal proposito - che si tratta di una zona sottoposta al cosiddetto vincolo Bondi e quindi ritenuta di massimo pregio dal punto di vista paesaggistico, trattandosi di un inestimabile lembo di campagna romana. Non solo, a ridosso di questa superficie insiste anche un insediamento urbano, i cui cittadini da anni si battono per il riconoscimento di un piano di recupero che possa loro consentire i minimi servizi essenziali". 

A sentire De Priamo e Cuoci, ci sarebbero disagi e pericoli anche per la viabilità. "L’accesso all’area avverrebbe tramite via di Porta Medaglia, una via che collega la Laurentina con la Ardeatina, che è estremamente pericolosa. Non dimentichiamo, infine, che siamo pure a ridosso del santuario del Divino Amore, meta di costanti pellegrinaggi, la cui coesistenza con la nuova Malagrotta risulterebbe inimmaginabile".

Continuare ad insistere su Porta Medaglia, come sito discarica, insomma è inutile. "Serve solo a creare tensioni e allarmismi fra i cittadini della zona. Per questo auspichiamo che le smentite  siano chiare ed inequivocabili. Contro ogni corretta pianificazione territoriale, è evidente che l’ipotesi di una nuova discarica al Laurentino sarebbe una pura follia”.