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Discarica Falcognana, la palla passa a Comune e Regione. Orlando: "Non scelgo da solo"

Mentre si attendono i pareri del sindaco Marino e del presidente Zingaretti, non si arrestano le proteste. Oggi la 'questione rifiuti' arriva in consiglio comunale

Anche le pecore sono scese in strada per protestare contro la realizzazione di una discarica a Falcognana. Ieri pomeriggio un gregge è stato liberato sulla via Ardeatina. Intanto circa duecento persone dei Comitati cittadini hanno bloccato nuovamente la strada al quindicesimo chilometro, proprio all'altezza dell'invaso che attualmente ospita rifiuti speciali. Con loro anche il presidente del IX municipio, Andrea Santoro.

E mentre i residenti si riversavano in strada, la relazione conclusiva del commissario Goffredo Sottile arrivava sul tavolo delle istituzioni locali, Comune, Provincia e Regione. Tecnicamente, la decisione spetta solo al commissario, che in virtù dei poteri conferitigli dal decreto ministeriale ha la facoltà di decidere autonomamente. Ma è ormai chiaro che il parare richiesto a Marino e Zingaretti è molto più che una semplice valutazione. Il Ministro Andrea Orlando lo ha detto chiaramente: non voglio decidere da solo. Se gli enti locali esprimeranno il loro parere negativo, “non intendo in alcun modo agire contro la loro volontà”.

Marino si è preso tempo affermando di voler “studiare con serietà e attenzione” le carte, senza escludere ulteriori incontri tecnici a riguardo. Zingaretti cerca di calmare gli animi: “Non sarà una nuova Malagrotta”. Anche se la sua valutazione sul sito di Falcognana non è del tutto negativa: “Lì c'è già una discarica di rifiuti speciali”.

Una risposta potrebbe arrivare in giornata. Per questo pomeriggio è stato convocata una seduta del consiglio comunale dove si parlerà anche di rifiuti. E il clima, soprattutto da parte delle opposizioni che chiedono che la contrarietà alla discarica venga messa nero su bianco, è già infuocato.

Il caso è arrivato anche in Parlamento. Il presidente della Commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello (Pdl), ha presentato un'interrogazione ai ministri dell'Interno Angelino Alfano e dell'Ambiente Andrea Orlando a riguardo e ha annunciato che presto ci sarà un'indagine conoscitiva per valutare se l'allarme della popolazione è fondato o meno. “Il rischio ambientale è fortissimo e per questo che chiedo se siano state valutate, ed in base a quali criteri, possibili soluzioni alternative”. Poi aggiunge: “Gran parte del quadrante Laurentina-Ardeatina è stato sottoposto a vincolo paesaggistico con la dichiarazione di notevole interesse pubblico e l'eventuale scelta di dislocare un impianto per trattamento dei rifiuti e una discarica, potrebbe arrecare un danno enorme alla zona”.

Intanto l'Ama prepara il campo per portare i rifiuti fuori Roma. Il cda dell'azienda capitolina ha approvato il bando per l'affidamento del servizio di prelievo trasporto e smaltimento dei rifiuti prodotti negli impianti di trattamento meccanico biologico di sua proprietà aprendo così alla possibilità di inviare i rifiuti trattati della Capitale fuori dal Lazio, sia in Italia, sia all'estero. Il bando dovrebbe essere pubblicato la prossima settimana e chiudersi a metà settembre.

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