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Discarica Falcognana, sui proprietari del sito indaga la Guardia di Finanza

Lo rende noto il quotidiano romano Il Messaggero che, con un articolo pubblicato nei giorni scorsi, ha rivelato che proprietarie della Ecofer Ambiente sono due fiduciarie

Anche la Guardia di Finanza sta mettendo le mani sulla questione rifiuti romana. In particolare, le Fiamme Gialle, sollecitate dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, si sono mosse per verificare l'identità dei proprietari della Ecofer Ambiente srl, la società che gestisce il sito di stoccaggio di rifiuti speciali a Falcognana dove dovrebbe trovare posto la nuova discarica di Roma. A renderlo noto è il quotidiano Il Messaggero. Ed è lo stesso quotidiano romano che, pubblicando un'inchiesta sulla società, ha fatto partire le indagini sollevando anche la perplessità del ministro all'Ambiente, Andrea Orlando. A destare perplessità è il fatto che a controllare la Ecofer Ambiente al 99 per cento sono due fiduciarie. Niente di illegale. Però, come solleva lo stesso Messaggero, a quella società sta per essere dato con affidamento diretto il compito di smaltire i rifiuti della Capitale.

Come riporta il quotidiano romano, la Ecofer "ha spiegato che il capitale è controllato da fiduciarie che schermano i reali proprietari per ragioni di sicurezza. In quel settore, in passato, vi furono minacce della camorra e di questo fu informato anche il Ministero dell’Interno". Rimane il fatto che, non sapere chi sono i proprietari della società, non è una cosa da poco. Se è accorto il ministro Orlando. Anche l'opposizione in regione ha presentato un'interrogazione a riguardo.

A chiedere chiarezza sono soprattutto i cittadini. Il Comitato rifiuti Zero di Fiumicino, nato e consolidatosi quando la scelta della discarica era caduta su Palidoro nelle campagne coltivate di Fiumicino scrive: "L'esperienza ci insegna che spesso le discariche possono nascondere smaltimenti diversi da quelli autorizzati, che l'intera gestione  dei rifiuti è altrettanto spesso oggetto di inchieste per presunte od accertate infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata e che queste infiltrazioni si celano dietro una serie di società legate fra loro da un  sistema di scatole cinesi". Così la domanda: "Per questo, oltre al Ministro Orlando,  anche noi chiediamo di chi sia  Falcognana: della società Ecofer, delle fiduciarie Cordusio e Sofir, della Aria Srl che a sua volta è proprietà di Sofir? Ma ci chiediamo anche come sia possibile che chi ha effettuato la scelta, Sottile col placet di  Orlando (che solo ora chiede ulteriori accertamenti), Zingaretti e Marino, non conosca a chi mette in mano per i prossimi due anni non solo l'affare dei rifiuti della Capitale, ma soprattutto la salute dei cittadini e la tutela ambientale".

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