Negli aeroporti flussi irregolari di valuta per oltre due milioni di euro
Nei primi nove mesi dell'anno la Guardia di Finanza ha individuato negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino un flusso di valuta irregolare di oltre due milioni di euro.
Da gennaio a oggi è di oltre due milioni di euro il flusso di valuta irregolare individuato, in ambito aeroportuale, dalla Guardia di Finanza. Negli aeroporti "L. Da Vinci" di Fiumicino e "G. B. Pastine" di Ciampino i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in collaborazione con il personale dell'Agenzie delle Dogane, hanno accertato novantasette violazioni, corrispondenti a circa due milioni e duecentomila euro di contante non dichiarato.
Nella maggior parte dei casi non si è trattato di sviste dei passeggeri, bensì di occultamento volontario di denaro tra gli effetti personali, in particolare calzini, scarpe e generi alimentari, tanto che i Finanzieri hanno parlato di veri e propri "corrieri di valuta". Sono soprattutto cinesi e romeni i trasgressori individuati dai controlli della Guardia di Finanza, che hanno fruttato all'Erario oblazioni per quasi settantacinquemila euro.
La normativa di settore, diretta a contrastare il traffico illecito di valuta e i fenomeni di riciclaggio di denaro, prevede la dichiarazione preventiva di importi di contanti o titoli di credito al portatore superiori a diecimila euro, da presentarsi all'ufficio competente della Dogana al passaggio della frontiera. L'omissione della dichiarazione può essere estinta corrispondendo una somma pari al 5% della parte eccedente l'importo di diecimila euro. Per cifre superiori a duecentocinquantamila euro, o in caso di recidiva, si procede al sequestro della valuta trovata e il soggetto fermato incorre a sanzioni da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Qualora i trasgressori abbiano "centri di interesse" nel Paese, ai controlli alla frontiera seguono ulteriori accertamenti sulla posizione fiscale dei cittadini fermati da parte degli altri Reparti della Guardia di Finanza.