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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Rignano Flaminio

Rignano: il 31 agosto il Tar decide il destino del processo

A fine mese arriverà la decisione del Tar sulle sorti del processo per i presunti abusi alla scuola materna 'Olga Rovere' al momento bloccato

Di certo al momento non c'è nulla, solo la data in cui si saprà qualcosa: infatti sarà decisa il prossimo 31 agosto la sorte del processo per i presunti abusi alla scuola materna 'Olga Rovere' di Rignano Flaminio. E' stata fissata l'ultimo giorno del mese l'udienza di discussione, davanti al Tar del Lazio, del ricorso proposto dal magistrato Marzia Minutillo Turtur per contestare la revoca della sua partecipazione, in qualità di esaminatore, al concorso in magistratura, e il reinserimento nel collegio giudicante del processo in corso al tribunale di Tivoli (tre maestre, un autore tv e una bidella sono accusati, a vario titolo e a seconda delle posizioni, di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza).

Il 31 agosto, la I sezione collegiale del Tar dovrà decidere se sospendere o meno la delibera con la quale il mese scorso il Csm e l'allora ministro della Giustizia Angelino Alfano, hanno revocato la nomina del magistrato a componente la commissione esaminatrice del concorso (al suo posto è stato chiamato il giudice di Grosseto, Pietro Molino) per consentirle di continuare a far parte del collegio del processo e di portare a termine una serie di dibattimenti come giudice monocratico del tribunale tiburtino. Sulla vicenda, il Tar ha già preso una prima decisione, anche se dagli effetti solo tecnici. Qualche giorno fa, infatti, con un decreto monocratico, il giudice delegato della I sezione, Elena Stanizzi, ha respinto la richiesta di sospensione immediata e urgente del provvedimento di revoca della nomina del magistrato. Non ha adottato alcuna misura, non risultando intervenuto il perfezionamento della notifica del ricorso al ministero della Giustizia, al Csm e al giudice Molino, ma anche non ritenendo esistenti a quel momento quei profili "di estrema gravità ed irreparabilità" necessari per disporre la sospensione urgente del provvedimento contestato. (Fonte Ansa)
 

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