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Cronaca Genazzano

Genazzano: "Mio figlio massacrato". I Carabinieri: "Una caduta"

Per il padre, che su facebook si appella a eventuali testimoni, qualcuno ha massacrato di botte Dario. I Carabinieri stanno indagando ma per il momento non è accertata "nessuna responsabilità di terzi"

“Questa notte hanno massacrato di botte mio figlio Dario, gli hanno fracassato tutte le ossa della testa e ha un ematoma al cervello gli hanno bucato un polmone e fracassato una spalla e altre ossa con una ferocia inaudita. Chi ha visto o chi ha avuto a che fare al tendone di Genazzano con o ha visto qualcosa in via San Giovanni x favore me lo comunichi, anche in forma anonima grazie il mio tel. 3332266520”. E' l'appello disperato di un padre che sa solo che il figlio è in fin di vita e che, questa notte, è trasportato d'urgenza all'ospedale con ossa distrutte e un polmone traforato. La dinamica esatta di quanto accaduto in una stradina buia del paese di Genazzano non la conosce nessuna, o almeno, nessuno per adesso l'ha raccontata e nessuno, come ci ha raccontato il padre della vittima, Vittorio S., "ha ancora telefonato per dire qualcosa".

Pare che sia stato un gruppo di ragazzi a ritrovare il corpo di Dario (questo il nome del giovane) immerso in una pozza di sangue vicino alla sua abitazione, nei pressi del Castello Colonna in via San Giovanni. Secondo quanto ci è stato comunicato dai carabinieri di Palestrina, il ragazzo è stato ritrovato sotto a un muro di 4 metri. "Le indagini stanno andando avanti ma al momento non emergono responsabilità di terzi - ci spiega il capitano Oliviero - è stato solo accertato del litigio vicino al tendone che però è avvenuto tre ore prima. Non ci sono elementi al momento per pensare a un'aggressione e la connessione tra il litigio e le condizioni in cui è stato trovato il ragazzo è del tutto arbitraria. Al momento l'ipotesi caduta è più probabile". Sempre secondo quanto detto dalle forze dell'ordine le condizioni del ragazzo sarebbero migliorate.

La versione dei Carabinieri non conferma, almeno per il momento, quella fornita durante la giornata dalla stampa e, prima di tutto, dal padre della vittima, secondo la quale si tratterebbe con ogni probabilità di un pestaggio avvenuto poco prima dell'alba. A farlo pensare sono le informazioni circolate riguardo gli antefatti: intorno alle 2 e 30 della notte Dario sarebbe stato visto litigare con coetanei fuori dal tendone di Genazzano, dove ogni anno si svolge la festa di Carnevale alla quale il giovane aveva preso parte con gli amici. Il diverbio però, secondo quanto emerso, si sarebbe apparentemente risolto a parole. Finiti i festeggiamenti Dario stava rientrando a casa. Cosa sia accaduto da lì in poi, per il momento, è tutt'altro che chiaro.

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