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Cronaca Tivoli / Via Maremmana Inferiore

Alluvione a Tivoli, la conta dei danni: "Abbiamo perso tutto in 15 minuti"

L'amministrazione comunale della Città dell'Arte chiede lo stato di calamità naturale. "Il fiume era già esondato nel 2008"

Venti minuti. Questo il tempo costato una vita di sacrifici ai residenti e ai titolari di aziende ed esercizi commerciali che lo scorso 14 ottobre si sono visti i loro immobili essere inghottiti dalla furia delle acque dell'Aniene, esondato attraverso canali e fossi nella vallata di Tivoli. Un torrente di fango e detriti che ha spazzato via quanto incontrato sulla propria strada arrecando danni per centinaia di migliaia di euro soprattutto nella zona di Villa Adriana. 

PONTE LUCANO E VILLAGGIO ADRIANO - Ad aprire le danze l'area di Ponte Lucano, soggetta ad allagamenti da sempre, con le acque che hanno poi proseguito la loro corsa di devastazione sulla via Maremmana Inferiore colpendo nell'ordine le zone di Villaggio Adriano, Rocca Bruna e strada San Pastore. 

LA CONTA DEI DANNI - Un vero e proprio fiume che a partire dalle 17:00 si è riversato sulla strada che collega la via Tiburtina al casello autostradale di Tivoli allagando tutto quello che si è trovato davanti, fabbriche, aziende, automobili, scantinati, garage, negozi e appartamenti. Dei danni ingenti che hanno messo in ginocchio le vittime dell'alluvione: "In 15 minuti abbiamo perso tutto - raccontano le vittime degli allagamenti -. Diverse volte ci siamo trovati a combattere con allagamenti ed alluvioni. Il fiume era esondato già nel 2008, ci rimboccammo le maniche riuscendo ad uscire, senza non poche difficoltà, dalle nostre tragedie. Adesso siamo da capo a dodici". 

SOCCORRITORI IN VIA MAREMMANA - Una vera catastrofe in relazione alla quale molti residenti hanno avuto modo di vedere i vigili del fuoco ed i volontari delle varie associazioni di Protezione Civile del territorio al lavoro con mezzi anfibi, squadre Saf ed anche elicotteri, senza considerare i residenti presi letteralmente in braccio dai volontari intervenuti nell'area di Villa Adriana. Lo sanno bene i sette operai rimasti incastrati in una azienda di lavorazione di marmo e travertino, posta al chilometro 1900 della strada provinciale, salvati dai pompieri. 

Allagamento a Tivoli il 14 ottobre 2015 (foto facebook)

ALLAGAMENTI A TIVOLI E VILLA ADRIANA - Una alluvione segnalata dalla sala operativa della Protezione Civile regionale che non è stata sufficiente ad evitare allagamenti e disagi. Ne sanno qualcosa anche i residenti della zona degli Arci a Tivoli, con gli abitanti di una abitazione privata rimasti bloccati sulla via Empolitana dalla furia delle acque e poi tratti in salvo dai pompieri.

RICHIESTA RISARCIMENTO  - Un vero e prorpio salasso economico per chi si è visto la casa e l'azienda allagata dall'acqua. Un disatro ambientale in relazione la quale il Comune di Tivoli ha chiesto lo stato di calamità naturale avviando le pratiche per la richiesta di risarcimento danni delle strutture e dei cittadini colpiti. Sono stati oltre 150 gli interventi messi in atto dai soccorritori su tutta l'area della provincia romana, soprattutto a Tivoli, ai Castelli Romani e nei Comuni dell'alta Valle dell'Aniene. "Per esigenze specifiche, in particolare delle aziende - comunica il Comune di Tivoli - si potrà concordare il ritiro con gli operatori Asa presenti sul posto o attraverso una richiesta da inviare all’indirizzo email p.pascucci@asativolispa.it. Sono sul posto anche i servizi sociali del Comune. Si invita comunque chiunque abbia subìto dei danni a provvedere a realizzare la relativa documentazione fotografica prima di smaltire il materiale danneggiato. Saranno rese note a breve le modalità per trasmettere al Comune la documentazione relativa ai danni subiti".

REGIONE LAZIO - A confermare la possibilità di ottenere un risarcimento economico anche il consigliere regionale del Pd, ed ex sindaco di Tivoli, Marco Vincenzi: "Ho sentito il presidente Zingaretti comunica in una nota stampa Marco Vincenzi – e mi ha assicurato l’impegno della Regione Lazio a fare tutto il possibile, prevedendo adeguate risorse economiche, per non lasciare soli tanti cittadini e imprese, che hanno subito danni gravissimi alle abitazioni e alle attività economiche a causa dell’allagamento di case e stabilimenti. Ringrazio l’Amministrazione regionale per essersi attivata con tempestività e mi auguro altrettanto impegno da parte del comune di Tivoli. C’è bisogno del massimo sforzo istituzionale per tornare rapidamente alla normalità, consentire il riavvio delle attività economiche e restituire serenità ai cittadini di Tivoli".

STATO DI CALAMITA' NATURALE - Una richiesta di stato di calamità naturale come detto avanzata dall'amministrazione comunale di Tivoli: "Il Comune - si legge in una nota di Palazzo San Bernardino da Siena - ha inviato formale richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per gli eccezionali eventi atmosferici che nella giornata di ieri hanno interessato il territorio, con particolare riferimento al quartiere del Villaggio Adriano e alle zone di Ponte Lucano e di strada San Pastore". 

ESONDAZIONE FOSSO RESICOLI - "La richiesta sarà inviata alla Regione Lazio - prosegue la nota stampa del Comune di Tivoli - alla Città Metropolitana di Roma Capitale, alla Prefettura di Roma e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La zona più colpita - al momento non è possibile determinare l’entità dei danni - è stata quella del Villaggio Adriano, nei pressi della strada provinciale Maremmana Inferiore, dove una serie di attività industriali, artigianali, commerciali e di abitazioni sono state interessate dall’esondazione del fosso Resicoli".

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