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Cronaca

Costringe moglie a rapporto sadomaso: condannato

Rientra nel reato di maltrattamenti costringere il proprio coniuge a rapporti sadomaso. La Cassazione conferma la condanna nei confronti di un marito romano denunciato dalla moglie

Fa scalpore una sentenza emessa dalla Cassazione a conferma di una condanna inflitta inflitta dalla Corte d'Appello capitolina nei confronti di un uomo, romano, denunciato dalla moglie sentitasi costretta a subire dei giochi sessuali.

Rientra quindi nel reato di maltrattamenti costringere il proprio coniuge a rapporti sadomaso. Nel ricorso in Cassazione l'uomo, di 58 anni, aveva sostenuto che non si poteva parlare di "sopraffazione" proprio perché "il peculiare rapporto tra i coniugi descritto come sadomasochista" richiedeva "molteplici inversioni di ruolo" e per questo era "incompatibile con continue e sistematiche vessazioni unilaterali". Secondo il marito, poi, si era trattato di una ritorsione della moglie con la quale si era separato. Non così per la Cassazione che ha invece confermato la condanna per maltrattamenti.

Secondo la sesta sezione penale, infatti, i giudici di merito avevano correttamente ricostruito la vicenda dimostrando - è scritto nella sentenza numero 39228 - non solo l'attendibilità della donna ma anche che la peculiarità di quel rapporto "non era incompatibile con le condotte ascritte all'imputato". Inoltre, secondo la Corte, era stato dimostrato come nonostante "il carattere non remissivo della donna" non era riuscita ad evitare "una sua situazione di debolezza e fragilità nei confronti del marito". Infine c'erano prove della "obiettiva violenza" protrattasi nel tempo da parte del marito nei confronti della donna assieme ad un "atteggiamento mentale di vero e proprio disprezzo del marito nei confronti della moglie durante tutta la convivenza". (Fonte Ansa)

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