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Cronaca Esquilino / Piazza della Repubblica

Corteo Fiom-Cgil: gli operai metalmeccanici invadono la Capitale

La manifestazione da piazza della Repubblica sino al palco di piazza San Giovanni. Landini: "Non ci fanno uscire dall'emergenza, non ci fanno guardare al futuro". Presenti anche Barca, Cofferati e Vendola. Assente Epifani

Sono migliaia le persone che hanno invaso la Capitale per il corteo promosso a Roma dalla Fiom-Cgil. "Siamo almeno 100.000" le parole il segretario dello Spi-Cgil, Carla Cantone. Appuntamento in piazza della Repubblica con lavoratori, metalmeccanici, esodati e molti giovani. Per Sel erano presenti il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore e Titti di Salvo. C'era anche l'ex tuta bianca Luca Casarini. Da piazza della Repubblica il corteo ha attraversato le vie del centro per concludersi sul palco di Piazza San Giovanni, con il comizio finale del segretario dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini. Molte le bandiere rosse e gli striscioni, dominati dallo slogan: "Non possiamo più aspettare". Landini ha in questi giorni più volte ripetuto che non si tratta di una manifestazione "contro qualcuno" ma per il "lavoro e il cambiamento". Presenti anche Fabrizio Barca, l'ex segretario generale della Cgil Sergio Cofferati ed il leader di Sel Nichi Vendola.

OPERAI DA TUTTA ITALIA - C'erano le operaie di Bologna dietro uno striscione con su scritto: "Basta, non possiamo più aspettare. Fiom-Cgil", la partecipazione è molto alta, solo dall'Emilia sono arrivati 40 pullman, 14 solo da Bologna. "La Fiom non è, né può essere considerata, una sorta di incubatrice per la nascita di partiti, perché in questi anni ha avuto un ruolo molto più grande, quello di collante dell'azione sindacale e sociale". Le parole di Gennaro Migliore, capogruppo di Sel alla Camera, dalla manifestazione della Fiom. "Proprio per queste sue caratteristiche - ha proseguito Migliore - la Fiom è in grado di attraversare molte parti di diversi partiti, penso al Pd e ai Cinque Stelle, perché si occupa di contenuti fondamentali". Migliore osserva che "si parla tanto di cambiare la Costituzione, che però si fonda sull'uguaglianza e sul lavoro, mentre c'é l'urgenza fondamentale di dare risposta alle fabbriche che chiudono, alla precarietà e ala richiesta di reddito garantito, tutti 'capitoli' della piattaforma della Fiom in questi anni".

LANDINI - In prima fila il leader della Fiom Maurizio Landini. Il rischio che si corre è quello di un governo "bloccato sotto il ricatto di Berlusconi". Per Landini i primi provvedimenti presi dall'esecutivo su Imo e cassa integrazione in deroga "non ci fanno uscire dall'emergenza, non ci fanno guardare al futuro, questo non è il governo di cui avevamo bisogno". "In questa fase - aggiunge Landini - Berlusconi sembra più interessato ai suoi interessi". "Ieri ho ricevuto una telefonata da parte del capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza, che mi ha spiegato come non potrà venire alla manifestazione, assicurando una presenza di una delegazione del partito", ha risposto il segretario generale della Fiom a chi gli chiedeva della presenza o meno del segretario del Pd Guglielmo Epifani, e ha aggiunto: "Ringrazio coloro che ci sono e chi non c'e parla da solo". Landini che all'inizio della manifestazione si è salutato con l'esponente del Pd, Fabrizio Barca, presente a piazza della Repubblica. I due si sono scambiati delle battute e Barca, rivolto a Landini, ha detto: "Bella piattaforma". "Il rifinanziamento della cig - ha proseguito Landini - approvato ieri dal Consiglio dei ministri è un fatto positivo ma non è detto che quel miliardo sia sufficiente e, comunque bisogna andare oltre l'emergenza: se il governo non sarà capace di farlo, allora avrà vita breve".

COFFERATI - Presente come detto anche l'ex segretario della Cgil Sergio Cofferati che rispondendo a chi gli chiedeva della presenza del Partito Democratico alla manifestazione della Fiom a Roma ha affermato: "Avrei sperato che il mio partito ci fosse". "Anche se alcuni democrat - ha precisato - a titolo personale, hanno preso parte al corteo dei metalmeccanici della Cgil". Cofferati si è poi detto d'accordo con il leader della Fiom Maurizio Landini, spiegando che non è una manifestazione 'contro' ma 'per', soprattutto "per il lavoro". "Gli interventi sull'Imu non rappresentano una priorità non capisco tutta questa insistenza". Per Cofferati la priorità "é il lavoro".

VENDOLA - "Penso che chiunque non sia venuto ad una manifestazione come questa abbia perso un'occasione, perché la Fiom ci ricorda che non c'é nessuna ricetta buona se non si rimette al centro il lavoro e le chance di futuro per i giovani". Le parole del leader di Sel Nichi Vendola rispondendo a chi chiede dell'assenza al corteo della Fiom del segretario del Pd Guglielmo Epifani. "Mi permetto di avanzare una proposta ad Enrico Letta: nel suo decreto legge c'é la proroga di cinque mesi dei contratti del pubblico impiego che riguardano migliaia di lavoratori. Io chiedo di trasformare quelle proroghe in un processo di stabilizzazione. C'é già stato un precedente fatto dal governo Prodi. Se è vero che vuole dialogare con l'opposizione, faccia questo. Oggi più che mai - ha aggiunto - bisogna rompere il destino di solitudine, di disoccupazione e di povertà che ha portato a drammatiche scelte dei lavoratori e di intere famiglie che hanno deciso di darsi fuoco: è urgente uscire da una crisi che sta uccidendo una democrazia europea e per fare questo la dignità del lavoro deve tornare ad essere centrale".

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