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Cronaca Piazza Vittorio Emanuele

"Un'Europa che respinge non è il mio continente", al corteo "Not my Europe" migranti in prima fila

I migranti in prima fila al corteo "Not my Europe" partito alle ore 11.00 dalla multietnica piazza Vittorio, blindatissima dalle forze dell'ordine

Si sono dati appuntamento alle 11.00 nella blindatissima piazza Vittorio associazioni e organizzazioni che oggi, venerdì 25 marzo, in occasione dei 60 anni dei Trattati di Roma, sfilano contro "l'austerity e le politiche migratorie che hanno reso questo continente una fortezza". 

Un corteo al quale hanno aderito numerose realtà del panorama cittadino ma anche nazionale tra queste Action Diritti in Movimento, Amnesty International, Baobab Experience, Consiglio italiano per i rifugiati, Arci Nazionale, centro Astalli, Libera contro le mafie, Medici senza frontiere, per citarne alcune. I migranti in prima fila, dunque, per condurre il corteo che da piazza Vittorio arriverà all'Arco di Costantino in via Celio Vibenna, passando per San Giovanni, via Merulana e via Labicana.

"Un'Europa che respinge la gente non è il mio continente" e ancora "Tutti sulla stessa barca" e "La pace è un'idea leggera che va oltre ogni frontiera". Sono questi alcuni degli slogan scritti su cartelloni e striscioni che hanno iniziato a colorare le strade della città per il corteo della sinistra. E non poteva di certo mancare, in un contesto come questo, il ricordo per Maslah, il giovane rifugiato somalo morto impiccato in un parco nelle vicinanze della struttura di accoglienza di Santa Palomba lo scorso 15 marzo: "Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" e il viso sorridente del giovane suicida.

"Not my Europe"

Oltre i cittadini, le associazioni e le realtà di settore anche la politica, tra i partiti figurano Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Possibile, la Sinistra Europea.

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