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Cronaca

Tensioni e petardi contro la polizia al corteo degli antagonisti

Il lungo sabato delle manifestazioni ha visto scendere in piazza anche le Mascherine Tricolori ed il Movimento Unitario Lavoratori Italiani

Cariche di alleggerimento della polizia da una parte e lancio di oggetti e petardi all'indirizzo delle foze dell'ordine al corteo non autorizzato degli antagonisti che ha sfilato sabato 31 ottobre da piazza Indipendenza verso la Sapienza. Dopo qualche momento di di tensione con la polizia, che ha innescato un fuggi fuggi generale, la situazione è poi tornata alla normalità. "Oggi facciamo i bravi e sfileremo per le strade tranquilli. Ma la prossima volta no. Questa non è una minaccia, ma una promessa", avevano gridato i centri sociali subito prima dei tafferugli. 

Le mascherine tricolori

Un lungo sabato di manifestazioni e cortei quello del 31 ottobre che ha visto scendere in piazza diverse realtà trasversali. Oltre ai circa 2mila partecipanti degli spazi sociali e dei movimenti scesi in piazza per chiedere reddito universale, stop sfratti, investimenti su sanità, a Campo de' Fiori hanno manifestato anche le cosiddette Mascherine Tricolori ed anche qui ci sono stati momenti di tensione. 

Tensioni a Campo de' Fiori 

I manifestanti dalla mascherina verde bianca e rossa, dopo circa un'ora di presidio statico, si sono diretti verso via dei Giubbonari, probabilmente con l'intenzione di raggiungere piazza Montecitorio. L'intenzione è però naufragata per l'intervento della Polizia che, in assetto antisommossa, ha impedito la partenza di un corteo non autorizzato. Un gruppo di manifestanti ha reagito lanciando bottiglie e, successivamente, intonando l'inno di Mameli. Persuasi dalle forze dell'ordine a non lasciare la piazza le mascherine tricolori hanno continuato a manifestare contro le misure messe in campo dal Governo per fronteggiare il nuovo Coronavirus.

Sabato di manifestazioni e cortei a Roma 

La lunga giornata dei cortei era cominciata, intorno alle ore 10, con "il presidio della Libertà" organizzato in piazza della Rotonda. Decine di persone si sono infatte date appuntamento davanti al Pantheon per contestare un governo che “aggrava crisi e cancella i diritti”. Un governo giallo rosso che, secondo i manifestanti, a suon di decreti, sta minacciando le libertà democratiche.

I Muli a Montecitorio

Il sabato di protesta ha visto scendere in piazza anche i “M.U.L.I.” acronimo che sta per Movimento Unitario Lavoratori Italiani. Dopo il battesimo di Centocelle, questi cittadini, per lo più piccoli imprenditori, si sono incontrati davanti Montecitorio. Hanno invocato, con i loro striscioni, “Libertà e dignità per i propri figli” ed alternandosi ordinatamente al microfono, hanno lanciato le loro accuse ad un governo giudicato incapace di comprendere le loro condizioni. Condizioni che, plasticamente, sono state rappresentate dai loro costumi. Un gruppo di manifestanti ha infatti indossato una maschera da mulo, l'animale da soma costretto, per antonomasia, a lavori massacranti. Un messaggio chiaro, tra i tanti, diretti al governo Conte. La paura del lockdown, a Roma,  ha riacceso le proteste. 
 

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