E' stato arrestato e condannato a un anno, sei mesi e sei giorni di reclusione un imprenditore cinese che, durante un controllo aveva tentato di corrompere i finanzieri del Comando Provinciale di Roma con una mazzetta di 1020 euro. Per l'uomo, titolare di una azienda in via delle Gardenie, sono scattate immediatamente le manette ai polsi. 

100 MILA MAGLIETTE - Nella giornata di ieri i finanzieri, nell’ambito di un’operazione volta al contrasto della contraffazione, hanno sottoposto a sequestro oltre cento mila magliette e felpe che riproducevano illecitamente il marchio registrato de 'Università di Roma' e 'I love Roma' in un deposito nella zona di Centocelle.

LA MAZZETTA - Fatto singolare, come riportano i militari del Nucleo di Polizia Tributaria, è che "mentre erano in corso le attività di sequestro della merce presso i depositi della società", i finanzieri "venivano avvicinati con destrezza e disinvoltura dal titolare dell’impresa sottoposta a controllo, che consegnava loro una mazzetta di denaro contante di 1020 euro allo scopo di ammorbidire gli esiti delle operazioni in corso".

UN ANNO E SEI MESI - L’imprenditore di origine cinese veniva prontamente arrestato dai finanzieri per "istigazione alla corruzione" ed il denaro, successivamente, sottoposto a sequestro. Su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Roma, l'uomo è stato quindi posto agli arresti domiciliari e successivamente processato per direttissima per poi essere condannato a un anno e sei mesi. Il collegio giudicante ha disposto altresì "la confisca e la devoluzione al Fondo Unico Giustizia della somma provento dell’attività illecita". L’arrestato, oltre al reato di "istigazione alla corruzione", dovrà poi rispondere anche per l’attività di "contraffazione".