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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, vendevano mascherine di dubbia provenienza: denunciati commercianti a Prati e Casal Bertone

Sequestrate centinaia di mascherine, prive di marchio CE. Erano pronte ad essere vendute al prezzo di 5 euro l’una. I responsabili delle attività commerciali sono stati denunciati

Aumenta il numero di mascherine sequestrate dalle forze dell’ordine. Agenti della Polizia di Stato, in due distinti interventi, hanno provveduto a ritirare dal mercato dispositivi di protezione individuale di dubbia provenienza. 

In un minimarket di via Bu Meliana, gli uomini del Commissariato Prati, diretto da Filiberto Mastrapasqua, hanno trovato una scatola di cartone contenente numerose mascherine. Erano sul bancone, davanti la cassa di un’attività commerciale che era stata appositamente segnalata da alcuni cittadini. L’intervento ha permesso di rinvenire 51 mascherine di tipo chirurgico, prive di marchio CE. Erano vendute al pubblico un prezzo di 5 euro da un uomo di 28 anni, del Bangladesh.

Il commerciante, su richiesta degli agenti, ha spiegato di aver acquistato le mascherine insieme al fratello, proprietario di un altro minimarket della zona, dove più tardi i poliziotti, dopo le dovute verifiche, hanno proceduto al sequestro di analogo materiale.  A poca distanza poi, gli agenti del commissariato Prati, hanno  constatato la vendita non a norma,  di altre mascherine e gel igienizzante per le mani. Quest’ulteriore scoperta ha portato alla denuncia per all’autorità giudiziaria di un altro cittadino del Bangladesh, di 40 anni. I due fratelli invece sono stati denunciati anche per l’assenza del marchio CE sul materiale esposto.

Un’altra operazione di Polizia, questa volta condotta nell’ambito di alcuni controlli svolti il 27 marzo dagli agenti del Commissariato Sant’Ippolito e del Commissariato San Lorenzo, hanno portato alla luce un altro caso di vendita di mascherine di dubbia proveniente. In un mini market di Casal Bertone i poliziotti hanno accertato la vendita di prodotti fuori dall’orario di chiusura. Gli ultimi scontrini infatti presentavano l’orario di battitura delle ore 19.11 e 20.27. Gli investigatori hanno inoltre notato che, vicino al registratore di cassa, c’era un involucro di plastica contenente 42 mascherine di tipo chirurgico prive di marcatura della comunità europea (CE) nonché di istruzioni in lingua italiana.

Alla richiesta degli agenti di chiarire la provenienza della merce e di presentare la bolla di acquisto, il negoziante,  un cittadino bengalese di 37 anni, ha dichiarato di averla ricevuta da un suo amico di nazionalità cinese. Il commerciante è stato denunciato all’autorità giudiziaria e la merce è stata sequestrata.
 

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