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Cronaca

Coronavirus Pomezia, migliora il poliziotto contagiato: ora respira autonomamente. In totale 30 i casi

Nell'ultima settimana due contagiati in più, mentre migliora il poliziotto risultato positivo a inizio marzo, tra i primi casi autoctoni del Lazio

"La Asl comunica che oggi non si registra nessun nuovo caso a Pomezia e che uno dei primi concittadini contagiati è completamente guarito". Nessun nuovo contagiato domenica 22 marzo, secondo il bollettino emesso dal comune del litorale. Due invece nella giornata di sabato. I positivi al coronavirus sono in totale 30. Un quadro stabile, con un più due contagiati nell'ultima settimana, quella compresa tra il 15 - quando il computo parlava di 28 positivi - e il 22 marzo. Mentre nella settimana precedente, tra il 9 e il 15 marzo, si era registrato un più dodici contagiati. 

I due nuovi casi del weekend sono entrambi uomini, di cui uno ricoverato e uno in isolamento domiciliare, come comunicano dal comune. "Oggi 23 cittadini di Pomezia, collegati ai precedenti casi riscontrati - si legge in una nota inviata nelle scorse ore - sono fuori dalla sorveglianza domiciliare perché negativi, e altri 25 ne usciranno nei prossimi 7 giorni, salvo nuovi aggiornamenti". 

Mentre il primo cittadino Adriano Zuccalà continua i suoi appelli rivolti alla cittadinanza. "Rinnovo l'invito a rimanere in casa - dichiara -  e a rispettare le nuove norme che prevedono il divieto di accesso ai parchi e alle spiagge. I controlli delle forze dell’ordine sono capillari, ma tutti dobbiamo fare la nostra parte per evitare che i sacrifici fatti siano vani". Già, serrati. Negli ultimi giorni la Guardia di Finanza ha effettuato 500 controlli tra Pomezia e Ardea sanzionando 85 persone, mentre la Polizia Locale di Pomezia 300 controlli e 3 sanzioni. 

Intanto migliora il poliziotto, 50 anni, residente a Torvaianica, risultato positivo a inizio marzo. "Respira autonomamente. Ne siamo felici - ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato - l'ho comunicato personalmente al Questore di Roma una volta appresa la notizia dal direttore sanitario dell'Istituto nazionale malettie infettive Lazzaro Spallanzani. Un grazie agli operatori delle forze dell'ordine per il contributo straordinario che stanno dando. Il figlio del poliziotto che si trova in isolamento domiciliare è in attesa dell’esito del tampone".

L'agente di polizia è stato uno dei primi casi positivi autoctoni della provincia di Roma a inizio mese. Ricoverato prima al policlinico Tor Vergata - che richiamò circa 90 pazienti per accertare l'eventuale trasmissione del virus - poi al Gemelli. Da qui, quando ancora il Lazio era interessato solo marginalmente dalla pandemia e ancora le "zone rosse" erano limitate al nord d'Italia, i primi provvedimenti legati alle chiusure di attività commerciali e servizi, con continue riunioni del Coc (centro operativo comunale), i controlli a tappeto delle forze dell'ordine per far rispettare i divieti.  

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