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Cronaca

Coronavirus, salgono a tre i casi di Fiumicino: positivi anche marito e figlia della donna tornata dalla Lombardia 

Si attendono i risultati del test sul secondo figlio. Chiusa la scuola frequentate dai due bambini fino al 9 marzo. Dimesso invece dallo Spallanzani Niccolò, il ragazzo tornato a metà febbraio da Whuan

Sale a tre il numero di positivi al test del coronavirus nel Lazio. Oltre alla donna di Fiumicino, tornata dalla Lombardia, che si era messa volontariamente in quarantena e che ieri sera è risultata contagiata, anche il marito e la figlia femmina ora risultano positivi al tampone. Al momento sono tutti ricoverati all'ospedale Spallanzani, che nella tarda mattina di oggi ha emanato l'ultimo bollettino medico, dando appunto notizia che i contagiati sono tre. Si attende invece i risultati del tampone sul figlio più piccolo. 

La quarantenne era rientrata dalla zona di Bergamo, accusando lievi sintomi influenzali. Prima si era messa in quarantena volontaria avvisando la Asl del Comune, poi però la febbre non passava. "È giunta spontaneamente presso il nostro Istituto - si legge nell'ultima nota emanata dagli operatori sanitari dello Spallanzani - con lieve sintomatologia e link epidemiologico, in quanto ha soggiornato in Lombardia, in particolare in provincia di Bergamo. La donna è risultata positiva al test, che è stato confermato anche dall’Istituto Superiore di Sanità".

In via prudenziale, lo Spallanzani aveva fatto ricoverare anche il nucleo familiare. "Ad oggi i primi test effettuati risultano positivi per il marito della donna e uno dei due figli. Nelle prossime ore si effettueranno i test di eventuale conferma".

Chiuse due scuole fino al 9 marzo

Intanto il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha annunciato la chiusura in via precauzionale fino al 9 marzo la scuola elementare di via Rodano, facente parte dell'Istituto comprensivo Colombo, frequentata dai due bambini del nucleo familiare in questione. E della vicina scuola media Segrè, oltre che delle piscine comunali. L'annuncio durante una conferenza stampa nella sede del Comune, a fianco dell'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, durante la quale il primo cittadino ha invitato alla calma e spiegato come si muoveranno le istituzioni. 

"Non è un focolaio locale o laziale - ha ribadito - la signora è stata nel bergamasco, è tornata il 21 febbraio e poi ha iniziato ad avere sintomi. Al terzo piano abbiamo i tecnici della Asl a lavoro, stanno facendo una ricognizione insieme alle due scuole coinvolte per capire tutti i percorsi fatti dai bambini, da mamma e papà per poter fare una mappatura degli spostamenti". 

Non vi è appunto nessun legame con l'aeroporto di Fiumicino come luogo del contagio. Il focolaio in questione sembrerebbe essere quello lombardo, dal momento che la donna era rientrata da poco dal bergamasco. 

È stato invece dimesso Niccolò, il ragazzo italiano rientrato dalla città di Wuhan il 15 febbraio e rimasto fino a oggi in osservazione. "Ha lasciato stamani il nostro Istituto insieme ai suoi genitori - fanno sapere dallo Spallanzani - La comunità clinica e scientifica dello Spallanzani e la Direzione dell’Ospedale hanno salutato il ragazzo augurandogli ogni felicità".


 

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