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Cronaca Tor Bella Monaca

Lo spaccio ai tempi del Coronavirus: pusher con guanti e mascherine a Tor Bella Monaca, il delivery a San Basilio

Continuano gli arresti a Roma. A Ponte di Nona, invece, dopo l'operazione dei carabinieri che hanno sgominato la banda di Biondo e Wolly gli affari sono pressoché cessati

Pusher con guanti e mascherine, consegne della droga a domicilio e clienti che, sfidando il Decreto del Governo, raggiungono le piazze note per comprare la loro dose quotidiana.

Anche ai tempi del coronavirus lo spaccio a Roma non si ferma. E se il numero di compravendite non raggiunge i picchi delle giornate buone, gli affari continuano. Soprattutto a Tor Bella Monaca e San Basilio, sede dei supermarket h24 dello sballo nella Capitale. 

Pusher e vedette con guanti e mascherine a Tor Bella Monaca

In via dell'Archeologia e in via San Biagio Platani cocaina, hashish e marijuana si trovano ancora. Certo, i pochi cittadini in strada non stanno agevolando il compito dei capi delle piazza dello spaccio che non riescono così a camuffarsi nella quotidianità del quartiere, ma le compravendite non possono fermarsi: ci sono da pagare gli "stipendi" ai pusher e alle vedette (che guadagnano dai 50 ai 100 euro al giorno), o le rette alle famiglie che hanno qualche caro finito in galera. 

Allora ci si insegna e si usano le precauzioni, stando al passo con i tempi. Per evitare possibili contagi da Covid-19 i pusher vendono la droga in strada riparandosi con guanti e mascherine. Stesse precauzioni che usano le vedette, sempre allerta dall'alto dei palazzi di Tor Bella Monaca o negli angoli di Torre Angela e Due Leoni. 

I carabinieri, che quotidianamente controllano il territorio, hanno notato come il flusso dello spaccio sia diminuito nei numeri, ma non nella sostanza perché la droga a Roma di certo non può smettere di girare, anche con il pericolo del coronavirus. E così proseguono gli arresti, qualcuno anche dopo rocamboleschi inseguimenti oppure in piazze "meno note", come quella di Torrenova.

Le consegne della droga a San Basilio

Lo scenario a San Basilio, altro market stupefacente aperto h24, non è diverso. E se qui pusher e vedette non usano mascherine e guanti, le precauzioni sono quelle del metodo di consegna. La droga, in sempre più occasioni, viene infatti portata a domicilio.

Una sorta di delivery, con i clienti che fanno ordinazioni attraverso gli smartphone. Un modo, questo, per non creare file sospette nella nota piazza di via Corinaldo, che resta attiva nonostante le tante operazioni dell'Arma, ultima quella dello scorso gennaio

Ma se qui, fino a poche settimane fa, venivano registrati 200 episodi di compravendita della droga al giorno, ora se ne contano almeno un quarto.

Pusher arrestati a Roma ai tempi del coronavirus

A Ponte di Nona, invece, dopo l'operazione dei carabinieri che hanno sgominato la banda di Biondo e Wolly gli affari sono pressoché cessati. I controlli e gli arresti, invece, quelli continuano, anche nelle altre zone di Roma.

Ultimo episodio, in ordine di tempo, nella zona di via delle Botteghe Oscure. Qui i carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno fermato per le verifiche del caso una car sharing, trovando a bordo due ragazzi, un romano di 34 anni e un romeno di 25 anni.

I due, oltre a non avere valide motivazioni per aver lasciato le proprie abitazioni, sono stati sorpresi con dosi di shaboo, un coltellino multiuso, materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione e 90 euro in contanti, ritenuti provento della loro attività illecita. 

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