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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coppia gay respinta all'ingresso di un locale a Testaccio

Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line, ha fatto sapere che si sta occupando del caso

Una coppia gay è stata respinta all'ingresso del locale 'Il Vinile' in via Libetta, a Testaccio, nel cuore di Roma. A denunciare il fatto è Giovanni che racconta la sua versione di una disavventura vissuta lo scorso 23 febbraio. Lui e il compagno arrivano all'ingresso tenendosi per mano. Tirano fuori il portafogli ma il personale di sicurezza all'ingresso, però, li rispinge. 

"Spiacenti, qui entrano solo coppie uomo-donna", avrebbe detto l'addetto alla vigilanza. Secondo il racconto di Giovanni, i due, quindi, non sarebbero stati fatti entrare nel locale perché omosessuali.

La notizia, in poco tempo, ha fatto il giro del web. Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line, ha fatto sapere che si sta occupando del caso: "Chiediamo alla sindaca Raggi di effettuare i controlli e valutare le eventuali sanzioni, per un fatto gravissimo che non si deve verificare in nessun locale pubblico. Faccio appello al governo al fine che al più presto approvi una legge contro l'omofobia".

Secondo il proprietario del locale, Edoardo Marchese, la vicenda ha però dell'incredibile: "Mi dispiace se queste persone si sono sentite discriminate. Il Vinile non è affatto un locale omofobo. Ha un orientamento trasversale, siamo accessibili a tutti". 

Solidarietà alla coppia è stata espressa dal gruppo capitolino del Partito Democratico: "Sdegno e stupore sono i sentimenti che sentiamo nei confronti dei titolari dell'esercizio pubblico, che per definizione deve permettere a chiunque di accedervi liberamente. Questi episodi vanno repressi immediatamente e con tutto il rigore che meritano. Basta poco e facilmente si può scivolare nel passato della nostra Nazione quando venivano apposti all'entrata dei negozi cartelli che vietavano l'ingresso a persone con un credo religioso. Roma non ha bisogno di simili esercizi commerciali, Roma è una metropoli ed è per definizione una città aperta, il vento dell'intolleranza a Roma non deve attecchire. Ci aspettiamo che l'assessore Cafarotti avvii immediatamente una scrupolosa indagine al fine di verificare se sussistano gli estremi per la sospensione o la revoca dell'autorizzazione. Infine ci spettiamo che chieda scusa alla coppia a nome di tutti i commercianti della nostra Capitale". 
 

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