rotate-mobile
Cronaca Selva Candida / Via Ponderano

Piani di zona a Selva Candida e Spinaceto: impresa intasca illecitamente contributi pubblici

La società romana ha beneficiato di contributi pubblici per interventi nei piani di zona di 'A5 Spinaceto 2' e 'B51 Via Ponderano'. Nell'operazione sono stati sequestrati 111 immobili dal valore di 9 milioni di euro

Contributi illeciti e 111 immobili sequestrati. E' questo l'esito di una indagine dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma che, oggi, hanno proceduto a dare esecuzione ad un decreto di "sequestro preventivo" emesso dal Tribunale Ordinario di Roma nei confronti di un "soggetto economico destinatario di erogazioni pubbliche per l'edilizia popolare agevolata".

PIANI DI ZONA A SPINACETO E SELVA CANDIDA - La vicenda riguarda uno dei filoni di indagine, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, relativi alle irregolarità commesse nella gestione dei contributi finalizzati all'edilizia agevolata e convenzionata nell'ambito dei cosiddetti 'Piani di Zona'.

Nel caso di specie, è stata investigata una società romana beneficiaria di contributi pubblici per la realizzazione di immobili in edilizia agevolata per gli interventi costruttivi nei piani di zona della Capitale 'A5 Spinaceto 2' e 'B51 Via Ponderano'.

CONTRIBUTI ILLECITI - Le indagini, svolte anche attraverso l'esame dei voluminosi fascicoli acquisiti presso il Comune e la Regione nonché l'analisi delle testimonianze rese da numerosi inquilini truffati, hanno consentito di accertare come la società società romana si sia "illecitamente appropriata dei contributi pubblici ricevuti che avrebbe, invece, dovuto destinare all’abbattimento dei prezzi massimi di cessione degli immobili".

COSTI INGIUSTIFICATI - Di conseguenza, gli inquilini hanno sostenuto e continuano a corrispondere canoni di locazione, finalizzati all'acquisto degli immobili allo scadere del termine locativo, a "prezzi superiori a quelli a loro spettanti", senza aver usufruito dei benefici correlati ai contributi erogati in loro favore.

Il costo aggiuntivo che ogni famiglia ha dovuto ingiustamente sostenere è stato calcolato, "per un appartamento di 80 metri quadri in circa 100 euro mensili su un canone di locazione complessivo di circa 600 euro". Alcuni contratti di affitto vanno avanti da oltre 8 anni.

Inoltre, senza l'intervento delle Fiamme Gialle, oltre al maggiore affitto mensile, ogni famiglia, avrebbe dovuto sborsare "per l'acquisto definitivo dell'appartamento al termine del periodo di locazione", un importo maggiorato "di circa 30 mila euro su un prezzo complessivo dell'immobile" e delle relative pertinenze determinato dall’Amministrazione comunale, mediamente in circa 150 mila euro.

111 IMMOBILI SEQUESTRATI - A tutela degli effettivi beneficiari delle provvidenze pubbliche, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno, pertanto, proceduto su disposizione della Procura della Repubblica di Roma al "sequestro preventivo di 111 immobili tra appartamenti, posti auto e cantine del valore di circa 9 milioni di euro", al fine di consentire l'applicazione dei "giusti canoni di locazione", rideterminati dall'Amministrazione comunale tenendo conto delle agevolazioni pubbliche già erogate.

Gli immobili rimarranno comunque in uso agli inquilini assegnatari, ma, come detto, ad "un canone di locazione corretto". Ulteriori verifiche su altri 'Piani di Zona' sono tuttora in corso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piani di zona a Selva Candida e Spinaceto: impresa intasca illecitamente contributi pubblici

RomaToday è in caricamento