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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Gioco d'azzardo: la Regione Lazio approva legge per contrastare ludopatia

Nel provvedimento, approvato all'unanimità, limitazioni alla pubblicità delle sale, bollino per chi rimuove le slot dal proprio esercizio e divieto di aprire in luoghi considerati 'sensibili'

Il Consiglio regionale del Lazio, ha approvato all'unanimita' la legge "Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico". I destinatari degli interventi saranno le persone ritenute dagli specialisti "incapaci di resistere all'impulso di giocare, il cui comportamento compromette le relazioni personali, familiari e lavorative". La legge disciplina la collocazione delle sale da gioco, preservando le cosiddette "aree sensibili" (scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e anziani) e prevedendo dei riconoscimenti per gli esercizi che rimuovano o non istallino slot machine o videolottery. 

BOLLINO SLOT FREE - In quest'ottica, sarà istituito il marchio regionale "Slot free-RL", rilasciato dalla Regione a esercenti, gestori di circoli privati e altri luoghi deputati all'intrattenimento, che non abbiano nel proprio esercizio apparecchiature per il gioco d'azzardo. La legge sancisce il divieto di pubblicizzare l'apertura o l'esercizio di sale da gioco sul territorio regionale che prevedano vincite in denaro. Inoltre, i gestori di sale bingo, ricevitorie, agenzie ippiche dovranno esporre all'ingresso dei locali e sui relativi apparecchi materiale informativo sui rischi correlati e sui servizi di assistenza presenti sul territorio. 

OSSERVATORIO E PIANO SANITARIO - Presso l'assessorato competente in materia di Politiche sociali sara' insediato un Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d'azzardo, che - tra l'altro - verifichera' l'impatto delle politiche di contrasto e redigera' un rapporto annuale. Gli emendamenti approvati in Aula hanno allargato il raggio d'azione del monitoraggio anche al web e hanno arricchito gli articoli riguardanti la definizione della patologia, i compiti dell'Osservatorio, gli obblighi informativi a carico dei gestori delle sale. Il Consiglio regionale sara' infine chiamato dalla nuova legge ad approvare un piano integrato triennale socio-sanitario per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. 

TARZIA: "MANCA LEGGE QUADRO" - La relatrice e prima firmataria, Olimpia Tarzia (Lista Storace), nel presentare il provvedimento all'Aula, ha sottolineato i dati preoccupanti sul fenomeno, oramai considerato una vera e propria forma di "dipendenza senza droga", con tanto di episodi di assuefazione, depressione e crisi di astinenza. Tarzia ha inoltre sottolineato la carenza di una legge statale di sistema sulla regolamentazione del gioco d'azzardo, nonostante le raccomandazioni della Comunità europea a riguardo. A tal proposito, è stato approvato anche un ordine del giorno collegato alla proposta di legge, che "impegna il presidente della Giunta a sollecitare il governo affinchè assuma con urgenza le decisioni riferite alla legge n.189/2012 (che ha convertito il decreto legge n.158/2012) circa la ricollocazione delle sale da gioco al di fuori delle aree cosiddette sensibili", stabilendo inoltre una distanza minima "di almeno 300 metri". 

LENA: "BENE COMUNE OLTRE SCHIERAMENTI" - Il presidente della commissione Politiche sociali e Salute, Rodolfo Lena (Pd) ha commentato cosi' i lavori dell'Aula: "Il voto all'unanimità dimostra che quando si pone al centro del dibattito politico il bene collettivo e la salute pubblica non ci sono schieramenti né interessi di parte che tengano. La ludopatia è un male dei nostri tempi e come tale va trattata, senza calcoli di opportunismo né leggerezza nel porre delle limitazioni a tutela della fasce più deboli della popolazione. La crisi economica degli ultimi anni ha paradossalmente fatto aumentare il grado di esposizione delle famiglie laziali ed italiane all'azzardo, probabilmente nella speranza di poter riscattare con una semplice giocata drammi gravi come la perdita di lavoro, casa e affetti. Ciò che manca e' la corretta informazione su rischi del gioco e sulle effettive probabilità di vincita: per questo ci siamo concentrati molto anche sulla disciplina della pubblicità e della comunicazione in generale legata ad attività potenzialmente ludopatiche". 

VISINI: "LEGGE CORAGGIOSA" - Anche l'Assessore regionale alle Politiche sociali Rita Visini ha commentato il provvedimento: "Oggi il Consiglio regionale dà un segnale importante: che le istituzioni di questo Paese possono trovare il coraggio di intervenire per regolare il fenomeno del gioco d'azzardo, quel coraggio che finora il governo nazionale e il Parlamento hanno avuto solo in parte e che invece quest'Aula ha dimostrato di avere con il contributo significativo di tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione". 
"L'impegno dell'Assessorato alle Politiche sociali - ha continuato l'assessore - sarà quello del massimo coinvolgimento di tutti gli attori sociali, per costruire in tempi rapidi una rete in grado di farsi carico del problema". L'assessore ha concluso il suo intervento annunciando che l'apertura di un tavolo permanente di co-progettazione con le associazioni del terzo settore per approvare un piano regionale di lotta alla povertà.

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