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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Capitali all’estero e ville: confisca da 11 milioni di euro per famiglia di imprenditori romani

Le indagini partite da approfondimento su serie di bancarotte fraudolente e frodi fiscali. Definitivamente sequestrato anche un marchio di vendita online di prodotti elettronici

Undici milioni di euro: a tanto ammonta la confisca dei beni eseguita dalla Guardia di Finanza nei confronti di una nota famiglia di imprenditori romani.

Confisca da 11 milioni di euro per famiglia di imprenditori romani

Accertata la netta sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi dichiarati da marito, moglie e due figli poco più che trentenni, il Tribunale di Roma ha prima disposto il sequestro e poi la confisca di primo grado confermata dalla Corte di Appello.

Le investigazioni condotte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sono partite dall’approfondimento del profilo soggettivo dei membri del nucleo familiare, tutti coinvolti, a vario titolo, in una serie di procedimenti per bancarotte fraudolente e frodi fiscali.

In particolare, è emerso come, attraverso l’interposizione di società sammarinesi, la famiglia abbia gestito imprese operanti nel settore del commercio all’ingrosso e delle vendite on line di prodotti tecnologici, distraendone il patrimonio anche mediante il trasferimento di ingenti fondi all’estero, prima di intestarle, in stato di decozione, a compiacenti “prestanome”.

Capitali all'estero e ville: maxi sequestro della Guardia di Finanza

Tracciando i flussi finanziari, sono state ricostruite le ricchezze frutto dei proventi delle condotte delittuose, costituite da due ville a Fiano Romano, due abitazioni in una località marittima in provincia di Teramo e ingenti disponibilità finanziarie su conti correnti: oltre 5 milioni di euro sono stati trovati e sequestrati nel 2014 presso un Istituto di crediti di San Marino, nonostante avessero cercato di celarne la titolarità ricorrendo allo “schermo” di una fiduciaria.

Oltre agli immobili e alle somme di denaro, oggetto di confisca definitiva anche due autovetture e l’intero patrimonio di 3 società, che comprende anche il marchio Diunamai, utilizzato per la vendita di prodotti elettronici.
 

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