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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Castelli: confiscati beni per 43 milioni a gruppo di trafficanti di droga

Con i proventi dello spaccio, il gruppo gestiva una serie di società, quasi tutte con sede nel comune di Albano, e operanti in svariati settori economici, dall'edilizia alla logistica aziendale

Confisca di beni per oltre 43 milioni di euro a un gruppo di imprenditori dei Castelli Romani dedito al traffico di droga. "Diciotto aziende (tra società di persone e di capitali), immobili, auto, moto e numerosi rapporti finanziari, tutti riconducibili a componenti del gruppo Anderlucci - si legge nel comunicato stampa della Guardia di Finanza - facente capo a S.A., già deferito all'Autorità Giudiziaria per violazione della normativa sugli stupefacenti e ritenuto pericoloso per la sicurezza e la pubblica moralità". 

Con i proventi dello spaccio, il gruppo gestiva una serie di società, quasi tutte con sede nel comune di Albano, e operanti in svariati settori economici, dall'edilizia alla logistica aziendale, dalla consulenza alla pulizia di uffici e residence, con un meccanismo articolato che permetteva all'intero gruppo imprenditoriale di non versare un euro di tasse allo Stato. 

In particolare, scrive il Giudice della prevenzione, "il sistema architettato dal gruppo prevedeva di mettere in liquidazione, di volta in volta, una delle cooperative, in modo che i contratti attribuiti a tale soggetto giuridico, in fase di estinzione, venissero trasferiti ad un nuovo soggetto giuridico, tanto che, se non fosse intervenuto, provvidenzialmente, il sequestro di prevenzione disposto nell'ambito del presente procedimento, verosimilmente l'intero marchingegno sarebbe andato a buon fine senza che ne rimanesse traccia… l'intero meccanismo permetteva al gruppo di non versare (come in effetti non ha mai versato) imposte allo Stato".

Gli accertamenti patrimoniali sviluppati dagli specialisti del Gico del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, che hanno riguardato 122 entità tra persone fisiche e giuridiche, hanno permesso di ricostruire una fitta rete degli interessi commerciali di investimenti, localizzati sempre nell'area dei Castelli Romani, anche con l'impiego di familiari o di terzi prestanome. A fronte di un ingente patrimonio, venivano presentati al fisco profili reddituali inconsistenti. Le costruzioni edili erano una delle principali attività del gruppo Anderlucci che era riuscito ad introdursi negli appalti degli enti locali: in particolare, una delle aziende oggetto di sequestro, nel luglio 2014, aveva realizzato un complesso destinato ad ospitare una scuola materna ed un asilo nido e aveva avuto accesso, tra l'altro, a contributi del Fondo Sociale Europeo.

Dopo il sequestro disposto dal Tribunale di Roma, è stata l'amministrazione giudiziaria nominata dai giudici a portare a termine i lavori appaltati nell'aprile 2016, quando è stato inaugurato il progetto "Cecchina 2", nell'Area Plus del Comune di Albano Laziale.

La confisca ha riguardato il patrimonio aziendale di 18 società di persone e capitali, attive tra l'altro nell'edilizia, nei servizi di logistica, nella consulenza e assistenza economico finanziaria, nelle pulizie, nel commercio all'ingrosso di articoli antincendio e antinfortunistica, in attività creditizie, nel noleggio autoveicoli; 9 unità immobiliari in provincia di Roma; 8 tra auto e moto; 27 rapporti finanziari. Valore complessivo di stima: 43.566.156,00 euro.
 
 

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