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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Bancarotta fraudolenta di due fratelli palazzinari: confiscate ville, auto di lusso e beni per 180 milioni di euro

I due imprenditori avevano pianificato operazioni contabili fittizie per nascondere i debiti

Prima l'arresto per bancarotta fraudolenta, poi il sequestro e infine la confisca dei beni. Un patrimonio di 180 milioni di euro fra ville, auto di lusso e partecipazioni societarie. Nel mirino della finanza due fratelli imprenditori, due palazzinari.

È stato il tribunale di Roma - sezione specializzata misure di prevenzione - a disporre la misura della confisca di beni nella disponibilità di due fratelli, imprenditori attivi del settore delle costruzioni edili, per un valore complessivo di oltre 180 milioni di euro, nonché la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di due anni.

Debiti per 112 milioni di euro

Gli approfondimenti investigativi, eseguiti dagli specialisti del gico del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Roma, svolti su delega della locale procura della Repubblica, traggono origine da una richiesta di ammissione al concordato preventivo di una società edile gravata da oltre 112 milioni di euro di debiti.

False operazioni contabili 

Dagli stessi è emerso che i due imprenditori avrebbero pianificato operazioni contabili e finanziarie (in gran parte fittizie), volte a rappresentare all’esterno una situazione patrimoniale florida e redditizia,  idonea  - in  prima  istanza - a ottenere agevolmente finanziamenti dagli istituti bancari e, successivamente, a persuadere i creditori della bontà dei piani concordatari adottati, in modo così da eludere la procedura concorsuale.

Bancarotta fraudolenta

La misura di prevenzione patrimoniale, anche frutto delle evidenze di procedimenti penali nei quali i due costruttori venivano sottoposti agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta in concorso, pone in luce una significativa sproporzione tra fonti di reddito lecite, attività economiche esercitate e complesso  patrimoniale posseduto, direttamente ovvero indirettamente.

Le società fallite 

Gli accertamenti economico-patrimoniali svolti dalle fiamme gialle di Roma hanno inoltre consentito di tracciare, in capo ai nuclei familiari dei proposti, la disponibilità di ingenti fonti reddituali di derivazione illecita frutto di condotte distrattive in danno delle società fallite. Tali proventi sono confluiti, attraverso molteplici operazioni economiche, nelle società destinatarie del provvedimento in argomento. Le innumerevoli aziende facenti capo ai soggetti destinatari della misura ablativa sono risultate tra loro interconnesse attraverso l’utilizzo di prestanome e di complessi stratagemmi contabili.

Ville e auto di lusso 

Il patrimonio così individuato, nel dicembre 2021 già oggetto di sequestro di prevenzione, è costituito da partecipazioni societarie (nei settori dell’edilizia e dell’immobiliare in  genere), 40 immobili (anche di pregio e adibite a uso ufficio) ubicati a Roma, Anzio, Fiuggi, Fiumicino e Bassano Romano, disponibilità finanziarie e 20 autovetture di lusso (tra cui, Lamborghini, Mercedes e Bmw), ed è stato stimato in oltre 180 milioni di euro.

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