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Cronaca Ostia

Tentata estorsione da 500mila euro a Ostia, condannati 'Er Nasca' e il fratello di un imprenditore balneare

Roberto De Santis, detto 'Er Nasca' e Paolo Papagni, sono stati condannati a cinque anni

Il tribunale di Roma ha condannato con rito abbreviato a cinque anni di carcere Paolo Papagni, imprenditore balneare di Ostia, e il 'boss' Roberto De Santis, noto come 'Er Nasca', nel processo per la tentata estorsione, aggravata del metodo mafioso, ai danni dell'imprenditrice Barbara Mezzaroma. I due avevano chiesto 500 mila euro offrendo in cambio all'imprenditrice protezione nell'ambito della realizzazione di un complesso residenziale a Ostia. In sostanza, per "potere lavorare tranquillamente su Ostia", gli avrebbero chiesto mezzo milione di euro. Soldi spalmabili in cinque rate, a partire dal giorno in cui il cantiere sarebbe stato aperto.

La richiesta "onesta"

Una richiesta "onesta", diceva 'Er Nasca'. Proprio per questi fatti il 26 gennaio del 2022 De Santis, che era stato già condannato in via definitiva per la gambizzazione del boss Vito Triassi - boss della cosca mafiosa dei Cuntrera-Caruana poi morto di infarto nel 2017 mentre era a Tenerife  -  avvenuta nel 2007 a Casal Palocco, venne arrestato dopo l'indagine della Dda coordinata dal pm Mario Palazzi.

Con lui finì in manette anche Paolo Papagni. A Ostia il suo è un nome noto. Imprenditore balneare già titolare del Tibidabo e dirigente di alcune società di calcio dilettantistico a Ostia come Ostiamare e Pescatori, è il fratello del più noto Renato, per anni presidente dell'Assobalneari e titolare dello stabilimento le Dune. 

All'imprenditore, già condannato dalla suprema corte di cassazione nel 2021 per tentata violenza privata ai danni della giornalista Federica Angeli.

La ricostruzione

L'indagine era partita in seguito alla denuncia dell'imprenditrice ai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia. Secondo i riscontri il primo contatto avvenne dopo l'estate del 2021. Paolo Papagni, dopo un periodo in cui si era allontanato dal litorale per aprire una gelateria a Malta, era rientrato in Italia. Lui, secondo quanto ricostruito, avrebbe avvicinato Mezzaroma poi vittima della tentata estorsione, perché la conosceva.  

Secondo i carabinieri, Papagni non avrebbe avuto solo un ruolo di mediatore, ma avrebbe avuto una parte attiva nell'affare anche se non è chiaro quanto 'Er Nasca' gli avrebbe fatto intascare. A bloccare il tentativo di estorsione, quindi il mancato guadagno a Papagni e De Santis, sono stati proprio i carabinieri.

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