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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Pian dell'Olmo

Pian dell’Olmo: frenata sulla discarica. Ora parola alla Commissione

Dopo il no unanime del consiglio regionale del Lazio, nel primo pomeriggio visita della Commissione d'inchiesta Vigilanza e Controllo al poligono di Riano. L'incubo si allontana

Una visita programmata. Un quarto d’ora di occhiate alle carte ed al poligono che dovrebbe ospitare la discarica di Pian dell’Olmo. Mentre in consiglio regionale del Lazio si votava all’unanimità contro la localizzazione di un sito temporaneo per i rifiuti al confine tra i comuni di Roma e Riano, al poligono attivo di via Pian dell’Olmo visita fulminea della Commissione Parlamentare di Inchiesta Vigilanza e Controllo sulle attività legate al ciclo dei rifiuti. In prima fila il presidente Gaetano Pecorella accompagnato dal vicepresidente Candido De Angelis e da un’entourage di una quindicina di persone scortate nel sito scelto dal commissario Sottile a bordo di un blindato dei carabinieri. Poche parole da parte del presidente Pecorella che spiega ad un cittadino che non spetta a loro la decisione finale “ma mi sembra di capire che ci sia una posizione negativa in consiglio regionale”.

COMMISSIONE IN POLIGONO - A parlare a termine della visita della Commissione al sito di Pian dell’Olmo il vicepresidente Candido De Angelis, senatore Fli: “Ci deve essere una rivoluzione copernicana. Dobbiamo capire che bisogna fare la differenziata in maniera seria puntando ad arrivare al livello dell’Italia del nord e dell’Europa sulla differenziata. Questo dipende anche da noi, come amministratore legale ho combattuto spesso contro i problemi della amministrazioni locali ma ancor di più con l’educazione ambientale di ricerca. Dobbiamo partire da questo per improntare un ragionamento nuovo su tutta la materia ambientale della regione e lo dobbiamo fare nel minor tempo possibile perché bisogna arrivare al 60% di raccolta differenziata entro un anno e mezzo. Domani il tavolo interistituzionale deve essere la sede per risolvere il problema, speriamo definitivamente”.

Visita Commissione Inchiesta a Pian dell'Olmo

RETE CIVICA RIANO - Un sito con volumetrie "appena sufficienti a garantire lo smaltimento di 100 giorni di produzione di rifiuti" di Roma e la cui scelta oltre ad essere "inidonea e inopportuna, causa un danno erariale enorme". Così viene definito Pian dell'Olmo, l'area indicata coma nuova discarica provvisoria di Roma, in uno studio redatto da due geologi, un ingegnere ambientale e un avvocato del posto, e firmato dalla 'Rete civica Riano nel cuore'. Il documento cita "un progetto presentato dal Colari nel 2009" su Pian dell'Olmo, "aggiornato nel 2011", e il "parere contrario" che sarebbe stato espresso dal "Comune di Roma nel 2011 considerata la situazione ambientale, vincolistica ed urbanistica". Quindi, descrive la zona come una "sagra del vincolo" e riporta tra le "criticita idrogeologiche, la falda acquifera soggiacente la cava" che "viene direttamente utilizzata per il consumo umano dalle vicine abitazioni" e tra "le criticità geologiche i tufi, intensamente fratturati, che non presentano le caratteristiche geotecniche ed idrogeologiche necessarie a garantire al stabilità e l'impermeabilità del fondo e delle pareti della discarica".

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NO IN REGIONE LAZIO - Discarica di Pian dell’Olmo in relazione alla quale nello stesso momento della visita della Commissione è stato votato un no unanime in consiglio regionale del Lazio: “Dagli interventi avuti in audizione in Commissione Ambiente venerdì scorso - ha spiegato il presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Roberto Carlino - abbiamo potuto verificare che il sito sembrerebbe presentare diverse criticità per accogliere una discarica, seppur temporanea, che vanno dal tipo di terreno a rischio idrogeologico alla presenza di una falda acquifera molto prossima al piano campagna, fino alla viabilità. Tutte queste osservazioni sono appunto state presentate venerdì al Prefetto Sottile, il quale ci ha assicurato che procederà ad effettuare tutti gli accertamenti possibili per verificare l'insussistenza di qualsiasi ostacolo alla realizzazione della discarica, ricordandoci il poco tempo a disposizione essendo il Lazio sotto procedura di infrazione dell'Unione Europea". "Sono certo - ha concluso - che il Prefetto prenderà in considerazione il parere che oggi deriverà da questa seduta straordinaria del Consiglio, parere che naturalmente verterà su ciò che ci compete, ovvero sugli aspetti ambientali”.

NO DA SACROFANO - Poligono di tiro di Pian dell’Olmo divenuta luogo di ‘pellegrinaggio’ costante con il senatore Domenico Gramazio a precedere il sindaco della vicina Sacrofamo Valter Casagrande: “Da oltre 15 giorni che ci riuniamo con i 17 sindaci della Valle del Tevere, quello di Monterotondo ed il presidente della XX Circoscrizione con l’intento di cercare di tutelare questo territorio, non ha senso realizzare una discarica in in posto come questo. Eravamo una comunità di 8mila abitanti nella Valle del Tevere, con una discarica cambia l’economia di tutti i paesi della zona. In un momento di crisi una discarica non fa altro che appesantire un problema già grande. Ci sono tanti vincoli ed è un’area che il commissario Pecoraro ha escluso a priori. E’ ora di cambiare il discorso sull’ambiente, Sacrofano fa il porta a porta dal 2010 e siamo a livelli del 78%. Non capisco perchè Roma non può partire con il discorso della differenziata. porta a porta spino senza sè e senza ma perchè l’ambiente prima o poi si vendica ed è molto più forte di noi.

 

 

 

 

 

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