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Cronaca Via del Ponte di Malnome

UE a Malagrotta: controlli alle discariche. Residenti: "Siamo in pericolo"

La commissione petizioni del Parlamento Europeo in visita nelle discariche. Residenti: "Monti dell'Ortaccio è vicina a case e palazzi. Abbiamo paura per la Valle Galeria"

Gli occhi dell'Unione Europea tornano a guardare nuovamente a Roma e alla sua particolare situazione d'emergenza rifiuti. Quest'oggi, grazie a due petizioni effettuate da due residenti della zona, la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo è approdato nella zona calda dei rifiuti romani: Malagrotta prima e a Monti dell'Ortaccio in un secondo momento.
La missione è guidata dalla socialista olandese Judith Merkies e dalla italiana Mazzoni. Presenti diversi esponenti della classe politica tra cui il presidente del Municipio XVI Bellini, Daniela Gentili del Municipio XV e diversi europarlamentari tra cui Guido Milana, David Sassoli, Roberta Angelilli, Roberto Gualtieri ed Erminia Mazzoni.

Le due petizioni che hanno portato qui la commissione sono state fatte da due cittadini: una risale al 2010 e riguarda direttamente la discarica di Malagrotta, l'altra è di settembre 2012 e riguarda lo stato di salute della Valle Galeria.

DENTRO MALAGROTTA - La commissione del Parlamento Europeo è stata accolta da Manlio Cerroni, il patron di Malagrotta e di Monti dell'Ortaccio che ha accompagnato per tutta la visita la commissione, con loro c'erano i firmatari delle petizioni e gli esponenti dei comitati. All'interno della mega discarica c'è stato un tour dove Cerroni ha spiegato il funzionamento del trattamento dei rifiuti dichiarando che ad aprile 2013 Malagrotta non riuscirà più a contenere rifiuti e che, una volta chiusa la mega discarica, serviranno quatto anni per terminare i lavori di adeguamento dell'intera discarica.

La Commissione petizioni dell'Unione Europea invece ha fatto sapere che entro la fine dell'anno si pronuncerà sulla situazione romana. La situazione non è certo semplice: si intrecciano e si incastrano diversi interessi e condizioni socioambientali. Da un lato la necessità di recepire i rifiuti fino a quando la differenziata non sarà portata ai livelli richiesti dall'Unione Europea che ha già avviato una procedura di infrazione verso l'Italia proprio per la situazione di Malagrotta e, quindi, le esigenze dei residenti che si trovano a combattere per la salvaguardia della loro salute e delle loro case.

L'obiettivo di cittadini e comitati oggi è proprio questo: “Far capire all'Europa che la Valle Galeria è in pericolo”. Dopo quarant'anni di Malagrotta temono che la nuova discarica a Monti dell'Ortaccio dia il colpo di grazia alla loro salute e alla loro terra. Lo scopo di oggi, infatti, è quello di chiedere al Presidente del Parlamento Europeo di incoraggiare le Autorità italiane ad individuare un nuovo sito alternativo a Monti dell’Ortaccio e contestualmente di prevedere un piano di bonifica e di riqualificazione ambientale di tutta l’area di Malagrotta.

Commissione Petizioni del Parlamento Europeo a Malagrotta



MONTI DELL'ORTACCIO - La paura maggiore è indubbiamente per la nuova discarica a Monti dell'Ortaccio su cui si gioca il braccio di ferro tra il prefetto Sottile che l'ha scelta come sito idoneo, gli enti locali che si sono schierati contro, Manlio Cerroni proprietario del terreno e chiaramente favorevole e i residenti e comitati che non vogliono una nuova discarica a pochi passi da casa.

Per questo la commissione petizioni dell'Unione Europea è stata accompagnata anche nel sito di Monti dell'Ortaccio dove è ancora ben visibile il laghetto nato dalla fuoriuscita della falda acquifera. Accompagnati da Cerroni, tutti su un pullman sono entrati dentro l'area dove sono già quasi terminate le operazione di sbancamento e dal basso hanno potuto vedere l'area. Da qui però non sono visibili le case che sorgono accanto alla recinzione del sito e quelle che si scorgono subito dopo perché Monti dell'Ortaccio, e questo è uno dei suoi maggiori problemi, è vicina a molte persone: uno studio del 2001 (sulla valutazione epidemiologica dello stato di salute di Malagrotta) calcolava in un raggio di 7 chilometri una presenza demografica di circa 85 mila persone.

RIFIUTI A MALAGROTTA: GUARDA IL VIDEO DEL TRATTAMENTO

Monti dell'Ortaccio: la cava e le case

POPOLAZIONE INTORNO ALLA DISCARICA – Su Monti dell'Ortaccio, bisogna ricordarlo, c'era già stato un parere tecnico contrario, quello dei consulenti esperti nominati dall'ex commissario all'emergenza Pecoraro: l'ingegner Luigi Sorrentino e Pietro Moretti che la definirono come “un'area che presenta un elevato livello di contaminazione che ne costituisce un fattore escludente.”

Inoltre, ci sono altri dati oggettivi come la presenza delle case, tra le quali le più vicine confinano con il terreno della futura discarica. Quindi la presenza di Piana del Soe che si trova a 1 chilometroe e mezzo dalla cava e che ospita una chiesa, scuole, impianti sportivi e centri anziani. Quindi va registrata anche la presenza del più conosciuto Parco Leonardo che si trova a soli 4 chilometri da Monti dell'Ortaccio e sui cui gravitano ogni giorno circa 7 mila persone. Sempre sulla stessa linea d'aria ma al di là della Roma-Fiumicino si trova il Parco Commerciale Da Vinci Shopping Center che da solo ha 3000 posti e, ancora lì nei pressi dell'autostrada per l'aeroporto, si trova anche la Nuova Fiera di Roma che dista solo 2 chilometri dalla futura possibile discarica. Infine, va considerata anche la presenza dell'Aeroporto di Fiumicino.

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