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Rifiuti, tra i siti papabili per il post-Malagrotta c'è l'area di Selvotta

Il sito, reso noto dal Messaggero, si trova sulla via Laurentina. In corso le valutazioni tecniche. I cittadini sono già sul piede di guerra

Sono giorni importanti per l'emergenza rifiuti romana. Entro il 30 luglio il commissario straordinario Goffredo Sottile dovrà indicare il sito alternativo alla discarica di Malagrotta. E proprio in queste ore stanno procedendo le verifiche tecniche e idrogeologiche dei siti “papabili”. A conferma dei timori degli abitanti del IX municipio, cui Romatoday ha dato voce nei giorni scorsi, arriva un articolo del Messaggero in cui si fa cerchio attorno ad alcune cave di inerti nella zona sud ovest di Roma, in particolare quella collocata nella località Selvotta, oltre il Grande raccordo anulare, non molto lontano da Trigoria.

La scelta spetta al commissario, cui il ministro all'Ambiente Orlando ha rafforzato i poteri con un nuovo decreto, ma la collaborazione con le istituzioni locali, assicurano dagli uffici dell'assessore regionale Civita è “a 360 gradi”. E proprio dalla regione Lazio, pur non citando alcun sito in particolare, confermano che in questi giorni “si sta procedendo con le verifiche tecniche e idrogeologiche dei siti in questione. Prima di scegliere è necessario sapere se sulle zone interessate insistono problemi idrogeologici”.

Dopo la valutazione tecnica, il luogo con le “caratteristiche migliori” sarà il prescelto. Non c'è molto tempo: la proroga di Malagrotta scade il 30 settembre e per la realizzazione del nuovo impianto di smaltimento, una volta individuata la collocazione, ci sono solo due mesi. E se sulle possibilità in campo dall'ente regionale non arriva alcuna indicazione sulle località, l'unico diktat è quello relativo alla Valle Galeria: “La nostra opposizione a Monti dell'Ortaccio è totale”.

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