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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

25 aprile, la Capitale commemora la Festa della liberazione

"Siamo in 10mila" il commento del presidente dell'Anpi una volta giunto a Porta San Paolo, destinazione del tradizionale corteo. Zingaretti: "Non chiudere questi valori in una giornata"

"Un conto a occhio mi dice che siamo 10mila, il doppio dell'anno scorso. La gente ha capito l'importanza del 25 aprile". È questo il commento a caldo del presidente dell’Anpi di Roma, Vito Francesco Polcaro, all’arrivo del corteo in piazza di Porta San Paolo, partito questa mattina dall'Arco di Costantino. Poi qualche polemica per la scritta "Lode e gloria. Viva i partigiani" che campeggia sul muro di san Lorenzo cancellata nella notte. “E’ la solita cosa, per i fascisti il 25 aprile non è una festa perché quel giorno hanno perso. Ne prendano atto". La cancellazione con la vernice bianca è stata infatti rivendicata da un gruppo di estrema destra che ha poi rivendicato il raid.

La Festa della Liberazione è stata poi festeggiata e onorata da diversi politici nella Capitale. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo aver deposto una corona all’Altare della Patria, è stato accolto dagli applausi della piccola folla in attesa del suo arrivo al Museo della Liberazione di via Tasso. Ad aspettare il Capo dello Stato c'erano anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il premier, Mario Monti, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Schierata davanti all'ingresso del Museo c'era infatti anche una scolaresca, che ha intonato per il Presidente della Repubblica prima l'Inno d'Italia, poi 'Bella ciao'. Il Capo dello Stato ha salutato affettuosamente i ragazzi con un bacio e un abbraccio.

Anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha deposto una corona a Porta S. Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana. Poi ha commentato la giornata di festa: “Abbiamo deciso di partire da qui come primo atto del 25 aprile perché quella fu soprattutto una rivolta di popolo. Un’Italia unita, cittadini, studenti, militari che riscoprirono l'orgoglio della battaglia per la libertà e la democrazia. E' importante non solo non dimenticarli ma fare in modo che questi valori guidino la vita del Paese tutti i giorni dell'anno. Quindi il 25 aprile per noi è certo l'occasione di ricordare un momento storico ma anche l'occasione per dire che noi non rinchiuderemo mai quei valori dentro la parentesi di una giornata”.

Alla fine, anche i politici del Movimento 5 Stelle, dopo un piccolo disaccordo sui festeggiamenti, hanno onorato il 25 aprile. Ma da cittadini. Conferma, dalla sua pagina Fb, il deputato Alessandro Di Battista di essere “appena tornato” dalla commemorazione all'Altare della Patria. “Eravamo una decina di deputati a 5 stelle”, puntualizza.

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