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Cronaca Colleferro

"Dopo la tragedia di Willy, ripiombati nell'incubo". La procura apre un'inchiesta sul pestaggio di Colleferro

Arrestati due ragazzi di 18 e 19 anni che conoscevano la vittima, un giovane di 17 anni di Segni. L'assessore D'Amato gli fa visita in ospedale, Zingaretti: "Bisogna isolare i violenti"

Colleferro ripiomba nell’incubo dopo il violento pestaggio di Lorenzo, 17 anni, da parte di due ragazzi poco più grandi, un 18enne e un 19enne appassionati di arti marziali che il giovane avrebbe conosciuto in palestra.

A distanza di 8 mesi dalla morte del 21enne Willy Monteiro Duarte, ucciso da una gragnola di colpi sferrati da quattro ragazzi oggi a processo per omicidio volontario, la cittadina fa i conti con un nuovo episodio di violenza tra giovanissimi che solo per fortuna non è finito in tragedia. E che con il caso di Willy ha tante, troppe tragiche analogie, dalle modalità dell'aggressione alla passione per le arti marziali miste di chi l'ha commessa.

Pestaggio a Colleferro, la ricostruzione dell’aggressione e le analogie con la morte di Willy

Lorenzo, questo il nome del 17enne ricoverato al San Giovanni di Roma ancora in prognosi riservata, è stato aggredito brutalmente. Le ricostruzioni fatte dalla polizia grazie alle testimonianze degli amici e di alcuni passanti che hanno assistito alla scena parlano di un gruppetto di ragazzi di Segni che in corso Turati, nel centro di Colleferro, è stato avvicinato da due giovani scesi da un’Audi nera che si è fermata all’angolo con viale Europa.

Qualche parola, la discussione che degenera e poi il pestaggio, pugni e calci sferrati anche quando il 17enne cade a terra battendo la testa e resta disteso, svenuto. 

Dopo l'esplosione di violenza, la fuga verso casa e il tentativo di lavare i vestiti macchiati di sangue, sequestrati dalla polizia che poche ore dopo li ha rintracciati, identificati e fermati. 

I due aggressori sono stati arrestati e devono ora rispondere di "lesioni gravissime in concorso". Su quanto accaduto la procura di Velletri ha aperto un’inchiesta, avviando una serie di accertamenti finalizzati a ricostruire minuto per minuto un’aggressione che si è consumata alle cinque del pomeriggio sotto gli occhi di passanti e automobilisti.

Sui motivi del pestaggio è ancora buio: screzi nati forse tra le mura della palestra dove i ragazzi si allenavano e si erano conosciuti, ma tutte le ipotesi sono al vaglio. Per gli investigatori, comunque, non si sarebbero trattato di un agguato premeditato, tenuto conto anche del fatto che sarebbe stato Lorenzo, insieme con altri tre amici, a raggiungere Colleferro da Segni.

Pestaggio a Colleferro, come sta Lorenzo

Lorenzo invece si trova ancora al San Giovanni, seguito dall’equipe medica di neurochirurgia e chirurgia maxillofacciale dell’azienda ospedaliera. Ha il naso e la mandibola rotti, un labbro spaccato e diverse ferite e contusioni su tutto il corpo, ma non è in pericolo di vita, anche se la prognosi rimane riservata. Nelle ultime ore ha ricevuto anche la visita del sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, e dell’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato.

“Siamo vicini alla famiglia, alla mamma di Lorenzo che è in stretto contatto con il figlio e alle comunità di Colleferro e Segni - ha detto D’Amato - Basta violenze! Un plauso va alle Forze dell’ordine, alla Polizia Locale e alla Procura di Velletri per aver prontamente individuato i responsabili dell’aggressione”.

Sanna, dal canto suo, si è detto felice di avere trovato il 17enne in miglioramento, e ha ammesso che “sì, dopo Willy è un ritorno al passato nefasto, ma almeno questa volta è andata meglio. Sarei uno stupido se volessi fare una difesa d'ufficio del mio territorio, due episodi così gravi a distanza di 7 mesi sono troppi e vanno condannati. Ma non credo sia per colpa di una mancanza di sicurezza. Questa volta è successo in pieno giorno, in centro e le forze dell'ordine sono intervenute in 5 minuti. Non si può militarizzare un paese”.

Piero Cascioli, sindaco di Segni, ha parlato di "un altro episodio di violenza che condanniamo con forza e che purtroppo ci riporta la memoria alla tragedia di Willy. Fortunatamente Lorenzo è fuori pericolo ma comunque è doverosa una riflessione profonda su questi fatti figli del nostro tempo".

Zingaretti: "Ripiombati nell'incubo dopo Willy"

Sull’aggressione è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Ho chiamato il sindaco di Colleferro, con il quale siamo stati in contatto costante, per esprimere il mio sostegno e quello della Regione a Lorenzo - ha detto - Dopo la tragedia di Willy Monteiro, siamo ripiombati nell'incubo. Questa volta, per fortuna, si è evitato il peggio. Grazie alle Forze dell'Ordine per aver individuato i responsabili. La nostra comunità deve restare vigile e continuare a mobilitarsi per isolare i violenti".

Chi si è invece rifiutato di rilasciare commenti è il sindaco di Paliano, paese natale di Willy Monteiro, che si è limitato a constatare via Facebook che “non abbiamo capito nulla, nulla è servito. Sono sconfortato, deluso e amareggiato. Non ho né la forza ne la voglia di rispondere a nessuno e di commentare l’accaduto, mi sembra di vivere un incubo. Penso non sia il momento dei riflettori o dei commenti, è solo il momento di riflettere profondamente”, ha detto Domenco Alfieri.

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