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Il Codici denuncia il "cartello" dei centurioni al Colosseo

Il Centro per i diritti del cittadino si scaglia contro la "cricca" dei centurioni davanti al Colosseo che estercono anche 30 euro ai turisti per fare una foto folkloristica

Una cricca che ai piedi del Colosseo “se la comanna”. Questa la denuncia del Codici sui centurioni romani che, approfittando della buona fede dei turisti (spesso stranieri, che non parlano italiano) arrivano a farsi pagare anche 30 euro per una foto davanti al Colosseo. “Una vera e propria truffa per il turista che, ignaro, si lascia facilmente abbindolare dal folkloristico centurione che insiste per la foto ricordo”, riferisce il Codici in una nota, che ricorda “l'eclatante l’episodio di due anni fa, che ha ricevuto grande copertura da parte dei media: il gladiatore informa un ragazzo giapponese che per la foto non ci sono tariffe, basta lasciare una mancia. Dopo il clic però cambia idea, pretende ben 20 euro. Il ragazzo si rifiuta e viene colpito dalla daga di legno dell’antico romano. Il risultato sarà una denuncia per violenza privata e tentata estorsione”.

Ammonisce il Codici: “esistono delle vere e proprie tariffe, quasi un 'cartello' messo in atto dai centurioni: 10 euro è il costo minimo, ma le tariffe possono arrivare anche a 30 euro, se non di più. I costi più bassi vengono riservati ai turisti cinesi, agli europei e agli italiani, mentre quelli più alti sono per gli americani e i giapponesi. Per tutti gli altri vale l’istinto, i centurioni colpiscono e affondano maggiormente laddove pensano di racimolare più soldi”. Questi “truffatori travestiti da antichi romani hanno vita facile nell’individuare le loro prede: il telefonino costoso in bella mostra, gli abiti firmati, gli apparecchi digitali di ultima generazione possono infatti raccontare molto del turista. Attenzione quindi ai gladiatori avidi di mance, l’esperienza folkloristica può diventare un ricordo molto caro”.  “Nonostante i controlli esistenti – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici - i turisti continuano a subire le truffe alla luce del sole. Proponiamo alle istituzioni la creazione di uno Sportello al Turista, al quale rivolgersi in caso di vessazioni da parte di soggetti senza scrupoli”.

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