Dosi di cocaina e lsd liquido nel locale, chiusa associazione culturale
In manette un pusher, obbligo di firma per il gestore dell'esercizio commerciale
Dosi di cocaina e flaconi di lsd liquido, ma anche dell'hashish. Questo quanto trovato dalla polizia all'interno di un'associazione culturale a San Lorenzo poi chiusa dagli agenti.
Sono stati i poliziotti della squadra investigativa del commissariato San Lorenzo, una volta entrati all'interno del locale per un controllo, ad arrestare due persone. Il primo ad essere controllato è stato un cittadino tunisino, sedicente di 28 anni, con 10 diversi alias, trovato in possesso di 15 dosi di cocaina e 2 di hashish che, nel tentativo di fuggire, ha colpito i poliziotti, provocando loro lievi lesioni.
Il secondo, invece, è un italiano di 35 anni, gestore di fatto del locale, il quale, alla vista degli agenti, ha tentato di disfarsi di due flaconi di metanfetamina liquida (del potente lsd) e di 5 sigarette di hashish. Nella successiva perquisizione domiciliare, gli investigatori diretti da Moreno Fernandez hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori flaconi di metanfetamina, sia liquida che in pasticche, nonché 50 grammi di 'fumo' suddiviso in dosi e un bilancino di precisione.Una sostanza nuova, molto potente, sequestrata per la prima volta nella Capitale. Mai catalogata, dopo aver accertato si trattasse di acido lisergico liquido, la sostanza è stata inviata la laboraotorio scientifico della polizia specializzato al fine di poterla catalogare come un nuovo e potente tipo di sostanza allucinogena.
All'interno del locale sono stati identificati 15 avventori, uno dei quali ha riferito di aver appena acquistato una dose di cocaina dal soggetto tratto in arresto. È stato denunciato all’autorità giudiziaria anche il proprietario del locale, assente al momento del controllo. Alla luce di quanto riscontrato all’interno, il locale è stato posto sotto sequestro con apposizione dei sigilli, provvedimento convalidato.
Al termine della direttissima, per il cittadino di origini tunisine è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per il cittadino italiano è stato disposto l’obbligo di firma.