Un carico di banane dall'Ecuador. Dentro ai bancali 72 chili di cocaina purissima

Settantadue chili di cocaina purissima. Un carico di polvere bianca dal sud America pronto ad invadere il mercato romano. Droga, che all'ingrosso, avrebbe fruttato circa 7 milioni di euro. Senza considerare eventuali tagli che portano il guadagno a moltiplicarsi sino ad 8 volte il costo all'ingrosso. Ad intercettare e sequestrare la sostanza stupefacente al porto di Civitavecchia, i cani antidroga che l'hanno fiutata occultata sottovuoto tra migliaia di caschi di banane provenienti direttamente dall'Ecuador. 

Il sequestro nel corso degli ordinari controlli sui container provenienti dalle navi cargo salpate oltre oceano. In particolare l’attenzione dei funzionari doganali e dei militari della guardia di finanza e si è soffermata su uno dei numerosi bancali carichi di banane presso lo scalo portuale, rinvenendo, grazie anche all’infallibile fiuto dei cani anti-droga Jackpot e Pes, 62 panetti sottovuoto occultati tra migliaia di caschi di banane.

Il sequestro rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo in campo negli scali portuali e aeroportuali di accesso alla Capitale dalla guardia di finanza di Roma - ufficio dogane Civitavecchia - in sinergia con l’agenzia delle accise, dogane e monopoli. Azione di contrasto che lo scorso 8 aprile aveva portato gli inquirenti ad intercettare e sequestrare un carico di 400 chili di cocaina, arrivati sempre al porto di Civitavecchia da una nave cargo partita dal sud America. Dall'inizio dell'anno è circa una tonnellata la polvere bianca sequestrata e pronta ad invadere il mercato della Capitale.

Sequestrato il carico gli investigatori stanno proseguendo le indagini per risalire alla filiera del carico ed accertare come la cocaina sarebbe arrivata, dal porto, alla Capitale, da dove poi sarebbe stata smistata nelle piazze di spaccio della Città Eterna e dei comuni della sua provincia.