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Cronaca

Cna: "Tremila firme per dire stop a nuovi centri commerciali"

Presidio davanti a un luogo simbolo della battaglia l’area destinata alla costruzione ormai imminente del centro commerciale Forum di Valle Aurelia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Tremila firme per chiedere lo stop alla costruzione di nuovi centri commerciali nella Capitale: a raccoglierle è stata oggi la Cna di Roma Commercio che ha organizzato un presidio davanti a un luogo simbolo della battaglia contro le megastrutture dentro o a ridosso della città: l’area destinata alla costruzione ormai imminente del centro commerciale Forum di Valle Aurelia. Oltre 200 i commercianti che hanno risposto all’appello, occupando i gazebo allestiti per l’occasione. Presenti, oltre al direttore della Cna di Roma, Lorenzo Tagliavanti, il presidente della Commissione commercio di Roma Capitale, Ugo Cassone e il presidente del XVIII municipio, Daniele Giannini.

Presidio Valla Aurelia "Stop Centri Commerciali"

“Aumenta l’offerta dei centri commerciali, mentre calano i consumi. Segno che le nuove strutture programmate non rispondono a nessuna esigenza del territorio. Nel primo trimestre di quest’anno, per alimentari e altri generi di prima necessità, i romani hanno ridotti i propri consumi del 2,5% rispetto al 2011. Un corsa inarrestabile: l’anno prima il calo era stato dell’1% - dice Lorenzo Tagliavanti-. Se diminuiscono anche i beni di prima necessità -senza contare abbigliamento e accessori, precipitati del 20%- è segno che la crisi sta davvero colpendo le famiglie. Persino le vendite di elettronica sono andate male, con un calo del 6%. E nei prossimi mesi, con i rincari previsti e l’Imu, la capacità di spesa delle famiglie si ridurrà ulteriormente: i centri commerciali non sono certo la risposta e la soluzione per tamponare questa emorragia. Al contrario, per rivitalizzare l’economia del territorio, vanno aiutati gli esercizi di prossimità. Il Piano del Commercio deve essere ripensato alla luce delle mutate esigenze della città, e l’amministrazione deve avere il coraggio anche di riconsiderare politiche adottate in passato: è questo il ruolo che le spetta” aggiunge Tagliavanti.

“Continueremo a raccogliere le firme all’interno dei nostri negozi coinvolgendo anche i residenti: sono loro i primi a essere danneggiati dalla costruzione delle megastrutture, destinate a desertificare le strade dove vivono e passeggiano, e a far crescere l’insicurezza” dice Giovanna Marchese Bellaroto, responsabile di Cna Commercio.
“File di serrande chiuse: è questo il panorama cui è destinata la città se l’amministrazione non bloccherà la costruzione di nuovi centri commerciali come questo sull’Aurelia. Speriamo che alle sue parole, sull’impegno a rivedere il Piano del Commercio, il sindaco Alemanno faccia seguire i fatti” dice Stefano Zarfati, coordinatore Cna di Roma Commercio. “La prossima settimana ci incontreremo con i rappresentanti di tutte le strade interessate dalla futura megastruttura di Valle Aurelia per definire i provvedimenti da adottare, anche in sede amministrativa”.
 

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