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Cronaca Tor Marancia / Via di Santa Petronilla

Tor Marancia: donna senza fissa dimora muore di freddo in una roulotte

La 53enne trovata priva di vita in un caravan usato come ricovero per la notte in via di Santa Petronilla. La salma messa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria

Morta di freddo in una roulotte a Tor Marancia. La tragedia è stata scoperta nella tarda serata di giovedì 12 gennaio dai carabinieri del Comando provinciale di Roma in un caravan in disuso in via di Santa Petronilla. Ad essere trovata priva di vita una senza fissa dimora romana di 53 anni, per cui non si è potuto far altro che constatare il decesso causato dall'abbassamento delle colonnine di mercurio di questo mese di gennaio. 

ESAME NECROSCOPICO - Sul posto i militari dell'Arma, assieme al personale medico del 118 ed al medico legale. Da un primo esame sul corpo della 53enne non risultano segni di violenza, o altri aspetti che possano indicare una morte violenta. Constatata la morte della senza fissa dimora la salma della donna è stata messa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria all'Istituto di Medicina Legale di Tor Vergata, con il magistrato di turno che ha disposto l'esame necroscopico per accertare le cause del decesso. 

MORTO DI FREDDO AL TRULLO - Un dramma della solitudine che segue di nemmeno un mese un'altra morte per assideramento. Era infatti lo scorso 19 dicembre quando un clochard, un 58enne, venne trovato morto stroncato dal freddo della notte in via del Trullo. Poi l'abbassamento delle temperature sotto lo zero nel weekend dell'Epifania con il rafforzamento del Piano Freddo da parte del Comune e di altri enti quali la Croce Rossa Italiana e la Comunità di Sant'Egidio. 

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MORTE DRAMMATICA - Il decesso della 53enna ha trovato il commento di Debora Diodati, presidente della Croce Rossa di Roma: "La notizia di questa donna trovata morta a Roma nella sua roulotte forse a causa del freddo è drammatica. Sono ore di intensa attività per tutti i volontari che stanno cercando di dare aiuto a chi vive per strada. Croce Rossa di Roma sta letteralmente battendo il territorio romano ma le situazioni estreme sono tante, soprattutto di tutte quelle persone senza dimora che vivono nelle zone più periferiche e per chi non raggiunge neanche le stazioni metro aperte di notte. Tutti noi dobbiamo saper dire mai più". 

SINERGIA TRA LE PARTI - "Serve un piano strategico di sinergia tra istituzioni e volontariato, servono più posti di ricovero dislocati sul territorio e non solo in centro. Con le nostre unità di strada stiamo fornendo anche un presidio itinerante di assistenza sanitaria. Alcune sere fa una delle nostre squadre ha soccorso un uomo con un malore grave portandolo in ospedale. Anche stasera saremo alla Stazione Termini e in altre zone della città. Mentre anche i cittadini romani e associazioni stanno contribuendo donando coperte e altro. La situazione dei senza dimora - conclue Diodati - non può essere trattata come un'emergenza di stagione. Occorre fare un piano strategico di azione". 
 

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