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Cronaca Ostia / Lungomare Paolo Toscanelli

Clan Fasciani ad Ostia, Prestipino: "Agivano autonomamente senza legami con Cosa Nostra"

Le parole del Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia in relazione all'operazione Tramonto messa a segno ad Ostia all'alba di questa mattina

Controllavano il territorio di Ostia senza doverne rendere contro né alla mafia, né alla ndrangheta, né alla camorra. Un'associazione criminale "autoctona"  che agiva seguendo le modalità tipiche di Cosa Nostra ma in maniera del tutto indipendente. Questo quanto emerge dalle parole del Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) del Tribunale di Roma Michele Prestipino Giarratana, in relazione agli arresti e ai sequestri dei beni riconducibili al clan dei Fasciani messi in atto al termine dell'Operazione Tramonto.

CRIMINALITAì AUTONOMA - Una criminalità autonoma che si differenzia da quella dei Triassi "che avevano collegamenti diretti con il clan Cuntrera-Caruana di Agrigento" ponendosi come "proiezione di Cosa Nostra sul territorio di Roma".

DALLA NUOVA ALBA AL TRAMONTO - Il Procuratore Aggiunto della DDA ha poi espresso soddisfazione per la sinergia di intenti che, partendo dall'operazione Nuova Alba è proseguita con l'Operazione Tramonto. "Un motivo di soddisfazione - le parole di Prestipino - che segna la prosecuzione di un'indagine complessa che ha preso il via lo scorso 27 luglio". "E' importante comunque ricordare che siamo in una fase in cui non possiamo parlare di responsabilità e colpevolezza acclarate".

INDAGINE DIMOSTRATIVA  - "Un'indagine dimostrativa forte - ha proseguito il procuratore aggiunto del Tribunale di Roma - con segmenti probatori significativi". "Siamo ancora in una fase di indagine preliminare che solamente dopo i diversi gradi di giudizio potrà trovare reale riscontro". "Intanto abbiamo individuato un primo livello di occultamento dei beni che sembrano essere tutti riconducibili ai Fasciani. A Roma ci sono tante e diverse presenze di criminalità organizzata, quello che adesso dobbiamo cercare di capire e quale sia il rapporto esistente tra queste realtà criminali".

POTERE ECONOMICO - Ad illustrate quanto fatto con l'operazione Tramonto anche il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma Ivano Maccani: "In sintonia con la Procura di Roma - le sue parole - abbiamo posto la nostra attenzione sui patrimoni del clan, perchè i profitti sono la regione d'essere delle organizzazioni criminali. La semplice repressione non è sufficiente per debellare queste organizzazioni. C'è bisogno di colpirli nei beni accumulati illecitamente. I beni confiscati alla criminalità organizzata possono essere uno strumento di riscatto economico-sociale della cittadinanza".

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