Donna trovata morta in casa: i sospetti sul compagno e i punti da chiarire
Inirida Roa Sierra è stata trovata senza vita con un sacchetto sulla testa in un appartamento di Civitavecchia. A chiamare i soccorsi è stato il compagno. Il suo racconto però non convince
Si chiama Inirida Roa Sierra l’ennesima vittima di femminicidio nel Lazio. È stata uccisa a Civitavecchia, in un appartamento di via Fratelli Cervi, e a chiamare il 112 è stato l'ex marito, ex ferroviere in pensione di 73 anni.
Proprio lui in queste ore è nel mirino degli inquirenti: tante, troppe le incongruenze nel suo racconto, che si sommano a un passato di litigi, presunte violenze e anche denunce da parte della donna.
Il corpo della Sierra, 45 anni e origini venezuelane, è stato trovato con un sacchetto di plastica intorno alla testa, sulle braccia graffi e tagli. Al 112 il marito ha parlato di suicidio, sostenendo di averla trovata così una volta rientrato nell’appartamento, ma per gli investigatori molti aspetti del suo racconto non tornano.
I primi accertamenti hanno infatti confermato che la donna non si è tolta la vita ma è stata uccisa, probabilmente strangolata, e che i segni sulle braccia potrebbero essere attribuibili a una disperata lotta per la sopravvivenza. Il 73enne, che presentava a sua volta segni sulle braccia, è stato portato in commissariato e sottoposto a interrogatorio. A sabato mattina nei suoi confronti non era ancora stato emesso alcun provvedimento, ma gli investigatori stanno ancora raccogliendo gli elementi necessari a ricostruire il passato dei due, la loro relazione e le circostanze in cui la donna è stata uccisa.
Da chiarire anche l’ora del decesso: il corpo è stato trovato intorno alle 10 di venerdì mattina, ma non è chiaro quando la vittima sia stata vista per l’ultima volta.