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Cronaca Trastevere / Viale di Trastevere

Cinema America, stop alle demolizioni e conta dei danni. La soprintendenza: "Ora un nuovo vincolo"

Lunedì l’allarme: “trapani e martellate” nello stabile. Lavori non autorizzati, voluti dalla proprietà dopo che il vincolo storico sull'edificio è stato rigettato dal Consiglio di Stato. A fermare le demolizioni la soprintendenza. Con la promessa: "Nuovo procedimento di vincolo entro 30 giorni".

“Caro Ettore Scola, hanno smontato le poltrone dell'America. Chi prometteva ora tace”. Sono le parole di sconforto di Valerio Carocci, presidente dell’associazione Piccolo Cinema America. Non trova pace questa storica sala a Trastevere: abbandonata per anni, occupata del 2012 da un gruppo di ragazzi, rinata grazie a loro. E poi sgomberata, rioccupata, vincolata dal ministero, “svincolata” dal Consiglio di Stato. E ancora in pericolo. 

Lunedì l’allarme: “trapani e martellate” all’interno dello stabile.

Lavori non autorizzati, voluti dalla proprietà dopo che il vincolo storico sull'edificio è stato rigettato dal Consiglio di Stato. Il risultato? “Il Cinema America dentro non c'è più”, raccontano su Facebook dall’associazione. “Al posto delle vetrine ci sono i buchi dei mattoni, gli arredi decorativi disegnati da Di Castro e Pietro Cascella in ottone sono stati smontati ed accatastati in un angolo, le 700 poltrone rosso fuoco rimosse”. 

A fermare i lavori è stata la soprintendenza, con la promessa che entro 30 giorni si darà avvio al nuovo procedimento di vincolo sull'edificio. Lo  fa dopo un sopralluogo, cui hanno partecipato il soprintendente Francesco Prosperetti e due ufficiali di Polizia Giudiziaria. “Sono stati rilevati all'interno del cinema dei lavori non autorizzati, tra cui la preparazione del distacco del mosaico parietale dell'atrio, opera della bottega Cascella del 1954", si legge in una nota della Soprintendenza speciale di Roma
Archeologia belle arti e paesaggio. "Ai sensi dell'articolo 28, comma 2 del decreto legislativo 48 del 2004 - Codice dei Beni culturali, la Soprintendenza ha ordinato la immediata sospensione dei lavori, cui farà seguito, entro 30 giorni, l'avvio del nuovo procedimento di vincolo”
.

La conferma arriva anche da un tweet del ministro della Cultura Dario Franceschini: 


Per i ragazzi del Cinema America, ad essere sul banco degli imputati sono proprio il titolare del MiBACT e Prosperetti: 


“Proclamiamo un'altra volta vittoria grazie al presidio costante di residenti e di giovani che negli anni si sono attivati per la tutela dell'ex Cinema America”, dice Valerio Carocci. “E nonostante le disattenzioni imbarazzanti e i ritardi di Prosperetti, che hanno lasciato la struttura in balia delle mire speculative della proprietà, siamo riusciti a sensibilizzare nuovamente il ministro Franceschini. Tuttavia risulta più che preoccupante che si sia dovuti attendere il disastro per ottenere attenzione e pertanto non possiamo che pretendere da Prosperetti che si calcolino i danni, che si attivi immediatamente per far ripristinare alla proprietà quanto demolito”. 

Due giorni di passione

Il racconto dell’ennesima battaglia è su Facebook. Ad accorgersi dei rumori e avvisare l'associazione è la signora Anna, 90 anni: “Presto ragazzi, ci sono gli operai, correte al Cinema America! Lo sento da casa mia, trapani e martellate, non la smettono!”. “Stiamo portando via tutto, poltrone e arredi decorativi, ce lo ha detto la proprietà, dobbiamo levare rapidamente quello che il Ministero ha vincolato”, racconta loro un operaio. Ed è subito presidio, insieme ai residenti. “Non mollate, vi stanno prendendo in giro, il Ministro ci sta prendendo in giro a tutti, che fine ha fatto?” dice la signora Anna. “Prima si è venuto a fare le foto con tutti noi, perché non viene più in piazza? Ha detto che salvava tutte le sale storiche d'Italia a partire dal Cinema America ed ora tace?”.

Oggi i ragazzi chiedono “una risposta immediata alla Soprintendenza in riferimento alla nostra richiesta di apertura di una nuova istruttoria volta alla verifica della sussistenza di un’eventuale tutela artistica dell’ex Cinema America. Tale richiesta ricordiamo è stata protocollata il 28 giugno poichè è stato lo stesso Consiglio di Stato che ha annullato la tutela di carattere storico, a suggerire al ministero per i Beni e le Attività culturali che, nella volontà di voler salvare questa storia sala cinematografica, rimane nelle sue disponibilità la possibilità di verificare l’apposizione di un nuovo vincolo con l’apertura di una più corretta istruttoria”.

A chiedere la riapertura dell’istruttoria di nuovo vincolo sono anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il suo vice Massimiliano Smeriglio. “Evitando di ripetere gli errori del passato”, rincarano la dose i comitati.
 

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