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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Predoni delle tombe al Verano: "Rubate le luci di Natale dalla tomba di mia figlia"

Mirella Bruno è la mamma di Giada De Pace, la ragazza di 25 anni morta nel giugno del 2021 dopo un intervento di bypass gastrico

“Oltre al dolore cocente si aggiungono la rabbia e l’amarezza: chi arriva a rubare lucine da 5 euro da una tomba?”. A sfogarsi con RomaToday è Mirella Bruno, la mamma di Giada De Pace, la ragazza di 25 anni morta su un tavolo operatorio durante un intervento di routine per l’inserimento di un bypass gastrico eseguito al San Carlo Di Nancy. Era il 9 giugno del 2021, e da allora Giada riposa nel cimitero del Verano, dove la famiglia e gli amici spesso le fanno visita portando ricordi e doni per onorarla. Oggetti che puntualmente vengono rubati, lasciando la tomba spoglia.

“Questa cosa va avanti da quando ho seppellito mia figlia - racconta Mirella Bruno - pensavo fosse temporanea, invece non si è mai fermata. E l’apice l’abbiamo raggiunto in questi giorni, quando sono andata a farle visita e ho trovato l’albero di Natale che avevamo addobbato e sistemato sulla tomba privo di palline e luci. Giada amava moltissimo il Natale e fare l’albero, ci era sembrato giusto realizzarne uno per lei dove riposa. Sono arrivata una mattina e l’ho visto così. Sono disgustata”.

Presa di mira anche la tomba di Daniel Guerini

Bruno conferma che da mesi ormai, a cadenza regolare, gli oggetti lasciati sulla tomba della figlia vengono rubati: “Hanno portato via vasi, piante, ricordi e regali di zii, cugini, nonni, amici. E non è solo la tomba di mia figlia a essere presa di mira”, prosegue. Vicino alla tomba di Giada c’è infatti quella di Daniel Guerini, il giovane calciatore della Lazio Primavera morto nel marzo del 2021 in un incidente stradale: “Hanno rubato sciarpe, magliette e altri ricordi portati da famiglia e amici. È una cosa sistematica, e non ci si può fare nulla”.

Gli operatori ai cancelli del Verano, infatti, non si occupano della sorveglianza. E così chi si aggira per il cimitero è libero di depredare le tombe, causando a chi ha perso una persona cara un dolore nel dolore: “Se potessi mettere telecamere le metterei, ma non si può. E comunque penso ruberebbero anche quella - conclude la mamma di Giada -. È vergognoso, e spero di poter cogliere sul fatto prima o poi il responsabile di questi atti”.

L'inchiesta sulla morte di Giada De Pace

La famiglia di Giada, intanto, attende ancora novità sul prosieguo dell'inchiesta sulla morte della studentessa originaria di Zagarolo. Il 9 giugno del 2021 si era presentata al San Carlo di Nancy per sottoporsi a un intervento considerato di routine, l'inserimento di un bypass gastrico: è stata l’ultima volta che la mamma l’ha vista in vita. La sera, un medico ha informato la famiglia che a causa di alcune complicanze avvenute durante l'intervento la 25enne era deceduta.

La procura di Roma, informata dei fatti, aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo per responsabilità medica, iscrivendo nel registro degli indagati il medico che l’aveva operata. A oggi, un anno e mezzo dopo la morte della ragazza, non vi sono però ancora sviluppi in questo senso: "È ancora tutto fermo - conferma Mirella Bruno -. La rabbia è alimentata da una giustizia che non tutela chi ha subito una tragedia, soprattutto sapendo che quel chirurgo svolge il suo lavoro come se nulla fosse successo".

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