Senza mascherina nel negozio vendeva cibo scaduto da 6 mesi, maxi multa all'alimentari
La scoperta da parte della polizia in un esercizio commerciale dei Castelli Romani
Serviva i clienti senza mascherina, ma soprattutto vendendo cibo scaduto da sei mesi ed in pessimo stato di conservazione. L'alimentari da incubo è stato scoperto e sanzionato dalla polizia ai Castelli Romani.
I fatti ad Ariccia, nel corso dei controlli svolti dai poliziotti del Commissariato di Albano sia per il rispetto delle normative per la vendita di prodotti alimentari che la somministrazione di bevande alcoliche, con particolare riguardo ai ragazzi minori di età. In tale contesto, in un alimentari del Comune della provincia romana, i poliziotti hanno riscontrato all’interno dell’attività ispezionata, sia la violazione della normativa Covid da parte di un addetto alla vendita privo di mascherina, sia la presenza di prodotti alimentari scaduti da oltre 6 mesi; esposto alla vendita anche cibo in scatola in pessimo stato di conservazione.
Per le irregolarità emerse gli agenti hanno contestato al titolare sanzioni amministrative che vanno, nel primo caso da un minimo di 400 euro a un massimo di 1.000 e nel secondo caso da un minimo di 5.000 ad un massimo di 40.000 euro.