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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Chomiak girava armato per Roma già prima dell'aggressione a Termini

Dall'ordinanza del giudice emerge anche che il giovane era stato fermato il 27 dicembre scorso per un furto commesso in un bar di via Marmorata

Termini, ma anche Testaccio e San Pietro. Per giorni Alexander Chomiak si è aggirato armato per Roma, minacciando chiunque. Anche i gestori di un bar. Il giovane polacco che ha accoltellato la turista israeliana alla stazione Termini, dopo Natale era arrivato in città. Sempre con lo stesso outfit. Cappellino in testa e abiti scuri.

Chomiak ha camminato indisturbato. Il giorno dopo l'aggressione è anche tornato a Termini per prendere un treno per Milano. È quanto emerge nell'ordinanza di decreto di convalida del fermo. La prima segnalazione delle forze di polizia risale al 27 dicembre. "Alcuni fotogrammi - si legge nel provvedimento - sono di assoluta chiarezza" ed è stato così possibile accertare che pochi giorni prima, il 27 dicembre appunto, ha messo a segno un furto in un bar di Roma.

Il fatto emerge dalle riprese del sistema di sorveglianza dell'esercizio commerciale, "del tutto compatibili, sia nelle fattezze di viso e corpo, sia nel vestiario, con quelle dell'aggressore" alla 24enne turista. Il bar era in via della  Marmorata.

"L'accoltellatore di Termini spregiudicato e poteva colpire ancora"

I fotogrammi relativi all'aggressione del 31 dicembre sono stati visionati dagli agenti che hanno provveduto all'accompagnamento per il fotosegnalamento del 27 dicembre e che lo hanno riconosciuto "senza ombra di dubbio".  Chomiak aveva preso del cibo e si era allontanato dall'esercizio senza pagare, venendo inseguito dal barista.

A bloccarlo gli agenti del commissariato Celio, che lo hanno identificato. La seconda segnalazione, invece risale al 31 dicembre, qualche ora prima del tentato omicidio. Chomiak, si legge, viene notato da una guida turistica in piazza Santa Maria delle Grazie. La donna vede "passare un uomo con il manico di un grande coltello che fuoriusciva dalla cintola". 

La scena rimane impressa nella testa della guida turistica, che "dopo aver visto le immagini dell'aggressore alla televisione" non ha dubbi. E il 2 gennaio si reca dalle forze dell'ordine raccontando l'episodio. La testimone lo ha riconosciuto, poi, come l'aggressore della stazione ripreso nei video diffusi dai media, come si legge nell'ordinanza.  

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