Compravendite di gioielli mai registrate. Per questo motivo, dopo un attento controllo, i Carabinieri della Stazione Roma Vittorio Veneto hanno sequestrato un negozio compro oro dell'Esquilino denunciando per "ricettazione in concorso" il titolare dell'attività ed altre tre persone.

LE INDAGINI - I militari hanno seguito i movimenti di un 40enne, già noto alle forze dell'ordine, che in compagnia della moglie e della figlia, rispettivamente di 44 e 23 anni, si aggirava con fare sospetto nel centro della Capitale.

Quando i tre sono entrati nel negozio di compro oro i Carabinieri li hanno attesi fuori e una volta usciti li hanno controllati. L'uomo in tasca aveva 11 mila euro e 2 mila franchi svizzeri in contanti, che ha spiegato essere in parte provento di una vendita di 7 monete in oro, appena effettuata, senza però saperne giustificare la provenienza.

I CONTROLLI NEL COMPRO ORO - A quel punto i Carabinieri hanno deciso di estendere i controlli anche all'attività, dove è emerso che il titolare, un 25enne romano, nel corso della stessa giornata aveva effettuato varie operazioni di acquisto di preziosi, per un valore complessivo di circa 100 mila euro, omettendone la prevista registrazione.

LE DENUNCE - Il titolare è stato così denunciato unitamente alla famiglia di "clienti". Il negozio e tutti i gioielli e preziosi di dubbia provenienza presenti all'interno sono stati sequestrati. I Carabinieri chiederanno inoltre la revoca della licenza dell'attività. 

Il "cliente" 40enne è stato anche sottoposto a fermo di indiziato di delitto ed associato presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Proseguono le indagini dei Carabinieri per accertare la provenienza dei soldi e degli oggetti preziosi rinvenuti.