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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ariccia / Via dell'Uccelliera

La mannaia anti covid sulle fraschette di Ariccia: chiusi 13 locali. Fraschettari in rivolta

Tredici le attività commerciali sanzionate dalla polizia locale per mancato rispetto delle misure anti contagio

Tredici fraschette chiuse, quasi la metà del totale delle tipiche attività commerciali di Ariccia. A sanzionare i titolari, chiudendo i ristoranti per cinque giorni in base alle disposizioni per il contenimento del Covid19, gli agenti della Polizia Locale dei Comune dei Castelli Romani. 

I numeri dei controlli

I controlli, su disposizione del Commissario prefettizio, in accordo con la prefettura e la Questura di Roma, sono scattati la notte fra sabato e domenica quando polizia locale, polizia di Stato e carabinieri hanno controllato circa 17 fraschette (su un totale di 27), chiudendone 13 per 5 giorni (ovvero dalla giornata di domenica 19 sino al prossimo venerdì 24 luglio, giorno in cui le attività commerciali dovrebbero rialzare le serrande) nell'area compresa fra via dell'Uccelleria e Borgo San Rocco. 

Le proteste dei fraschettari

A raccontare l'accaduto Maurizio Zamparini, titolare dell'Osteria da Angelo, una delle fraschette sanzionate la notte di sabato dalla polizia locale. "Siamo i primi a far rispettare le norme per il contenimento del Covid19 - le parole del titolare della fraschetta di Ariccia a RomaToday -.  Siamo d'accordo sull'effettuare tutti i controlli necessari al fine di contenere la diffusione del Coronavirus, ma ci sono modi e modi. Farci chiudere di domenica per cinque giorni, con le prenotazioni già fatte e far rimanere senza lavoro nel mio caso 7 persone dopo tre mesi e mezzo di chiusura è deleterio per le nostre atttività commerciali".  

Come si sono svolti i controlli

Maurizio Zamparini spiega, come, nel suo caso, si sia arrivati, alla chiusura del locale. "Come da nostra prassi abbiamo preparato un tavolo all'aperto a cinque persone, una coppia di fidanzati ed altre tre persone, nel rispetto delle misure di contenimento per il Coronavirus. E come facciamo da quando abbiamo riaperto gli abbiamo fatto compilare l'autocertificazione nella quale ci hanno dichiarato di essere tutti membri dello stesso nucleo familiare. Purtroppo però, all'esito dei controlli della polizia locale, è risultato che i cinque clienti non facevano parte dello stesso nucleo familiare. Questo ha comportato una multa da 400 euro (280 se pagata entro i cinque giorni dalla verbalizzazione ndr) e la chiusura della nostra fraschetta per cinque giorni".

La precisazione del locale

Ricevuta la multa e chiuso il locale, il titolare dell'Osteria da Angelo però precisa: "Le chiusure mi sembrano degli atti premeditati. Siamo noi per primi ad applicare tutte le norme al fine di evitare assembramenti e la diffusione del contagio del Coronavirus, ma allo stesso tempo ci sembra che quanto applicato sabato sera sia un po' esagerato. Molti dei clienti della nostra e delle altre fraschette erano molto spaventati, più che controlli anticovid sembrava quasi un blitz antidroga di quelli che leggiamo sulla stampa".

"Siamo dal parere che sia giusto applicare le norme. Siamo sempre stati aperti al dialogo con il commissario prefettizio e con gli organi competenti - conclude Maurizio Zamparini - . Ma dopo tre mesi e mezzo di chiusura, in questo modo così repressivo, si rischia solo di ammazzare del tutto il commercio, il turismo, la tradizione e scoraggiare le visite degli avventori nella nostra cittadina ". 

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