L'associazione culturale diventa discoteca: tutti a ballare al chiuso, accalcati e senza mascherina
Il locale, al Mandrione, non rispettava in alcun modo le misure anti covid, è stato chiuso dalla Polizia. Multato il titolare per 6mila euro di illeciti
Ballavano dentro un locale in circa 80, senza mascherine e senza rispettare la distanza sociale di due metri prevista dallo specifico protocollo anti covid. La Polizia di Stato ha provveduto alla chiusura di un'associazione culturale in via del Mandrione per inottemperanza alle misure per contrastare il contagio, che impongono il divieto di esercizio delle discoteche al chiuso.
Oltre alle condizioni in cui si trovavano i clienti, assembrati e senza dispositivi di protezione, non era stato designato nessun addetto alla sorveglianza che facesse rispettare il distanziamento interpersonale adeguato, rispetto alla capienza del locale di circa 400 metri quadri.
L’attività di controllo si inserisce in un programma di serrate verifiche in funzione del contrasto all’abusivismo del settore. Gli accertamenti hanno evidenziato anche una conduzione irregolare del circolo, con attività di intrattenimento e spettacolo e somministrazione di bevande ed alimenti esercitata, oltre che in maniera difforme alle norme Covid, in forma del tutto abusiva in quanto svolta come se si trattasse di esercizio pubblico, dal momento che l'accesso al locale era consentito indistintamente a tutti e non ai soli soci.
Pertanto al presidente del circolo sono stati contestati i reati di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo ed intrattenimento e sanzioni per un ammontare di circa 6 mila euro, dovute alla mancanza dell’etilometro, del Kit alcol – test e del divieto di fumo.